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Lionello Fiumi

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Lionello Fiumi (1894 – 1973), poeta italiano.

Corrado Govoni

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  • A trentaquattro anni, accampato in prossimità dei vertici come una delle figure liriche più salienti del nuovo secolo, acclamato maestro da un pugno di giovani fervidi, Corrado Govoni eccelle tra quei pochi che, venuti dopo la trinità Carducci Pascoli D'Annunzio, anziché imbolsire nell'imitazione epigona hanno saputo coraggiosamente picconare eldoradi nuovi: e significare: e la nostra letteratura veramente arricchire di patrimonio inedito. (p. 9)
  • [...] Govoni è un timido. Non ha saputo imporsi. Aveva in mano della merce di prima qualità, non ha saputo esibirla.
    Le sue stesse movenze fisiche sono quelle dell'uomo che esita a muovere il passo quasi per non rubare il posto agli altri; che teme di urtare colla sua mite presenza e preferisce stare in disparte, taciturno e discreto. Ma, purtroppo, non così si tresca colla fortuna: a gomitate vanno avanti gli spavaldi, a leccate i ruffiani: i timidi ed i buoni sono, sì, proprio, le tristi cenerentole, povero Covoni! (p. 15)
  • Non frutta pane, si sa, la poesia: ma egli [Govoni] neanche l'ha chiesto alle attività adiacenti, alla cattedra o all'aureo ingranaggio del giornalismo: più puro di molti fra noi, la sua penna egli ha voluto serbarla intatta per rabescare le sue immagini arcobaleniche, anziché intaccarla colla servilità dell'articolo mercenario. Ed è ammirevole – ed è melanconico, ed è commovente – quest'uomo che, dopo otto libri fra i più grandi della moderna poesia italiana, per vivere e sostentare la sua famigliola si adatta ad allevare sciami di pulcini e si curva, dimesso, fra i mille tepidi zampettii di bambagia lattea nel cortile di una squallida fattoria campestre. (p. 15)

Bibliografia

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