Luisa Giaconi

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Luisa Giaconi

Luisa Giaconi (1870 – 1908), poetessa italiana.

Citazioni di Luisa Giaconi[modifica]

Dianora[modifica]

Ritorna lontano. La tua giornata d'amore
passò, la tua ora di sole si spense, Dianora;
la soglia che un giorno secreta
al tuo piede errante fu mèta,
si chiuse; il tuo regno d'amore
fini. Chi mai in silenzio ora
accende la lampada ai vespri muti del Poeta,
sorride alle sue notti bianche,
bacia le sue palpebre stanche,
chi mai, Dianora?
Chi al suo sogno eterno sorrise con un'altra aurora
d'amore? e ti spense, vago astro sparito non anche,
o Dianora?[1]

Parole della solitudine[modifica]

Lasciamo calar la sera
tutta nell'opaca stanza;
mentre su ne' cieli avanza
qualche chiarità leggera,
apriamo tutta al mistero
la nostra tacita stanza.

Apriamo tutta al leggero
pianto del vento la porta;
che qualche dolcezza morta
ritrovi il vecchio sentiero,
che palpiti ancora a fior di
quest'ombra la dolcezza morta.

Lasciamo entrare i ricordi
diafani come i cieli;
non sono ora che veli,
(oh l'anima tua non scordi!)
veli che lasciò la vita
fuggente su verso i cieli.[2]

Citazioni su Luisa Giaconi[modifica]

  • La formazione poetica della G. pur risentendo dell'influsso formale carducciano e dannunziano, si nutrì contenutisticamente soprattutto della poesia straniera, specialmente inglese, da cui derivò il gusto vaporoso, quasi preraffaellita delle sue visioni, proiezione di un sensibile mondo interiore. (Dizionario della letteratura italiana contemporanea)

Note[modifica]

  1. Da Tebaide, Nicola Zanichelli, Bologna, 19122, p. 119.
  2. Da Tebaide, Nicola Zanichelli, Bologna, 19122, p. 95.

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