Dizionario della letteratura italiana contemporanea

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Dizionario della letteratura italiana contemporanea, a cura di Enzo Ronconi.

Citazioni[modifica]

  • Il caso della A. è quello di una vocazione narrativa che si direbbe fiorita per svago e intrattenimento personale, nata da un puro e ridente gusto di osservazione. (Adorno Luisa, p. 49)
  • [Le sue liriche] Sono sempre pitturette di genere mescolate a confidenze dell'anima, che superano raramente il novenario. (Borgese Freschi Maria, p. 150)
  • Narratrice dalla scrittura discorsiva, predilesse intrecci alla lontana dannunziani, di sacrificio, di dovere, d'ambiente medio-borghese. Più felice invece nel ricostruire vicende storico-letterarie con predilezione per amori tormentati o irrealizzati [...]. (Borgese Freschi Maria, p. 150)
  • Una scrittura incisiva e veloce riesce a ritrarre, in controluce, la cordialità del suo salotto romano: più che volti a tutto tondo, gesti e precise coloriture con la naturalezza delle conversazioni quotidiane. (Cecchi Pieraccini Leonetta, p. 214)
  • La formazione poetica della G. pur risentendo dell'influsso formale carducciano e dannunziano, si nutrì contenutisticamente soprattutto della poesia straniera, specialmente inglese, da cui derivò il gusto vaporoso, quasi preraffaellita delle sue visioni, proiezione di un sensibile mondo interiore. (Giaconi Luisa, p. 214)
  • Appassionata ricercatrice dei moti più reconditi ed interni dell'animo umano, la C. ha teso nelle sue opere a studiare in se stessa e negli altri sentimenti fondamentali e complessi come quelli dell'amore materno. (Chiappelli Maria, p. 220)
  • [...] in questo libro [Il segno sul braccio] sono ritratte alcune famose figure del mondo artistico e letterario di un tempo, ma l'autrice vi conferma anche la sua più vera e appassionata ricerca: un costante e animato recupero dei particolari di una vita affettuosamente rivista attraverso gli affetti perduti e pure sempre pronti a risorgere con tutta la loro freschezza libera ormai dalla schiavitù oggettiva delle cose. (Clotilde Marghieri, p. 461)
  • Scrittrice di divulgazione piana e familiare, sempre nella sua opera ha saputo trovare la vena di uno stile facile e immediatamente comprensibile, in cui l'intento educativo è perfettamente fuso con l'abilità narrativa. (Orvieto Laura, p. 547)
  • La feconda produzione della P., svolta più con finalità commerciali che artistiche, lascia anche qua e là intravedere qualche pagina di autentico realismo. (Prosperi Carola, p. 626)
  • Rispetto al materialismo e al decadentismo dei suoi tempi, la T. si segnala per i suoi sinceri intenti sociali e umanitari, che non di rado trasportano la sua pagina a modi di ricca enfasi, anche se spesso i suoi romanzi sono sorretti da un pregevole rigore architettonico. (Tartufari Clarice, p. 751)
  • La sua vastissima produzione va a scapito della qualità, perché lo sforzo moralistico e didattico ostacola ogni possibilità di raggiungere un po' di genuinità. (Vertua Gentile Anna, p. 798)
  • Le opere della Z. sono frutto delle sue intense esperienze che le hanno fornito un materiale genuino ed inedito. La familiarità dell'autrice con i suoi paesani, autisti, emigrati, ex-partigiani, le consente freschezze linguistica e stilistica. (Zangrandi Giovanna, p. 823)

Bibliografia[modifica]

  • Dizionario della letteratura italiana contemporanea, 1 Movimenti letterari - Scrittori, a cura di Enzo Ronconi, Vallecchi editore, Firenze, 1973.