María Herrera

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María Herrera (2014)

María Herrera Muñoz (1996 – vivente), pilota motociclistica spagnola.

Citazioni di María Herrera[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • A sette anni ho iniziato a fare le prime gare, mi piaceva vincere e ho lavorato tanto per rendere il mio hobby il mio lavoro. A volte per partecipare alla gare non andavo a scuola il venerdì e recuperavo poi verifiche e interrogazioni in un secondo momento, spesso era un sabato in cui sarei potuta restare a casa ma mi trovavo in classe da sola con l'insegnante a recuperare perché non volevo e non potevo restare indietro col programma scolastico.[1]
  • Per anni, tanto nel campionato spagnolo come nel mondiale, ero l'unica ragazza in squadra. Ora vedo che, di anno in anno, ci sono sempre più ragazze impegnate in diverse mansioni. La maggior parte di loro si occupa della coordinazione all'interno delle squadre. Noi ragazze ci siamo fatte valere nel paddock. Basti vedere in quante oggi sono telemetriche o ingegnere e se sono lì è grazie alle loro capacità e non per una mera questione di genere. Io non voglio essere dove sono solo perché sono una ragazza, voglio far parte di questo ambiente perché sono valida. Altrimenti farei qualcos'altro. Penso che ci si stia abituando sempre di più a vedere delle donne impegnate al box, anche se mi piacerebbe vederne un numero sempre maggiore [...][1]
  • [«Sei una delle pilote che più rappresentano il motociclismo femminile. Come ti senti in questo ruolo?»] Beh, all'inizio sentivo la pressione dei media, ma adesso mi sento più a mio agio, mi piace il fatto che la mia figura aiuti altre donne, altre giovani pilote a continuare a crescere.[2]
  • Alla fin fine una donna [nel motociclismo] deve poter contare sull'aiuto di una squadra con buon materiale a disposizione, e questo è ciò che spesso manca per le ragazze.[2]
  • [«Parlando della MotoE, cosa ti piace di più?»] L'accelerazione, è molto forte, se pesasse meno la moto sarebbe molto potente, e soprattutto la stabilità in curva è incredibile. In curva si raggiunge una buona velocità e nonostante i tanti chili è molto stabile. [«Qual è invece l'aspetto più difficile?»] [...] i cambi di direzione. Se si guarda la classifica, siamo tutti molto vicini a livello di crono e con tempi buoni. La cosa più difficile è fare la differenza e poter muovere meglio la moto.[3]
  • [«Cosa vuol dire per te andare in moto?»] [...] Amo sentire la sensazione di velocità, adrenalina e libertà. Ogni volta che salgo in moto mi ricordo perché lotto per questo.[3]

"Che gusto battere un uomo"

Intervista di Massimo Calandri, repubblica.it, 7 aprile 2017.

  • Non sono una ragazza. Sono un pilota: quando mi metto il casco e corro a 230 all'ora, nessuno nota la differenza. A parte la treccia di capelli, naturalmente.
  • [«Il solo pilota donna del motomondiale. [...] Come l'hanno presa [gli uomini]?»] Qualcuno con un pizzico di rabbia... Non fa piacere essere superati da una donna in un ambiente "macho" come questo. [«È così difficile sopravvivere nel paddock?»] Come donna devi sempre dimostrare qualcosa in più. Ma perché la gente non ha fiducia in me se faccio lo stesso tempo sul giro di chi vince la gara? Ma non posso farci nulla, anzi: è una motivazione ulteriore. Per batterli.
  • Mi sono subito innamorata di questo sport. Mio padre lo ha capito, mi è stato vicino senza mai mettermi pressione. Mamma aveva un po' paura, lui no: sfidare i bambini non era un problema, lo sapeva. A 12 anni ho scelto di diventare pilota: sono state stagioni di sacrificio, lontano da casa e dalle amiche. Ma ho corso, lottato, vinto.
  • [«Dicono che le moto non siano roba da ragazze: troppo pesanti da guidare...»] Falso. Magari la MotoGp, però non la mia categoria. È soprattutto una questione di tecnica, talento e coraggio. Il fisico c'entra poco. Qualche stagione fa andavo tanto in palestra: ero grossa, che errore. Mi serviva lavoro aerobico, rapidità. Adesso va molto meglio: nuoto e ginnastica. Sono un atleta come loro, i maschi. E poi, le donne hanno qualcosa in più quando si tratta di ragionare in situazioni di estrema tensione come accade durante le gare.
  • [«Paura, mai?»] Non sarei qui, se avessi paura. Rispetto sì, ma l'obiettivo è solo uno: aprire il gas al massimo, sempre.
  • Mi piace essere carina. Come qualsiasi altra ragazza, no? Soprattutto dopo aver passato una giornata intera in un ambiente di uomini.

Note[modifica]

  1. a b Da un'intervista a motogp.com; citato in Maria Herrera: "Donne nel paddock per le loro capacità", tuttosport.com, 8 marzo 2020.
  2. a b Da Intervista a María Herrera, Miss Biker, 19 gennaio 2022; citato in Lisa Cavalli, María Herrera: "Mi piace poter aiutare altre donne a crescere", missbiker.com.
  3. a b Da Intervista esclusiva a Maria Herrera: "Stravedo per la Ducati e punto su Pecco Bagnaia", insella.it, 4 marzo 2022.

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