Marco Franzelli
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Marco Franzelli (1959 – vivente), giornalista, conduttore televisivo e telecronista sportivo italiano.
Antonio Azzano, formulapassion.it, 3 luglio 2014.
- La Formula 1 dei giorni nostri sta diventando uno sport finto. La causa sono le troppe regole, incomprensibili per il pubblico, al punto che hanno reso finto lo spettacolo di una corsa. Oggi gli spettatori non si rendono conto di cosa stia esattamente accadendo, non lo capiscono o non lo sanno. Il mito della Formula 1 si è creato quando la realtà ha incontrato l'immaginazione della gente che dalla tribuna o dalla televisione guardava un Gran Premio, con venti macchine che prendevano il via con un motore, quattro gomme e una certa quantità di carburante, dove la vettura e il pilota migliore vincevano. Per questi motivi il grande pubblico è arrivato ad amare la Formula 1.
- Capisco che i tempi cambiano. Non è possibile vivere di ricordi e nostalgie. Però in questo momento la Formula 1 si è spinta ben oltre il confine del logico e del consentito. Al punto che non si capisce più se un sorpasso è frutto della capacità del pilota o dei dispositivi che la tecnologia gli ha messo a disposizione o se per effetto della strategia che è stata pianificata a tavolino. Tutto questo rende finto lo spettacolo, costringendo il pilota a limitarsi in funzione dei risparmi di gomme e benzina e delle criticità segnalate dagli ingegneri ai box, pur di raggiungere il risultato. L'impressione che la Formula 1 offre allo spettatore è proprio quella della mancanza di autenticità.
- Preservare e migliorare la sicurezza è un aspetto importante, ma il "fattore rischio" dovrebbe continuare a caratterizzare una Formula 1 in cui i piloti non devono rischiare la vita, ma possono rischiare il sorpasso che facile o difficile, che riesca o meno, non può rappresentare occasione per una possibile sanzione, perché esprime la vera cifra di questa disciplina sportiva. Il sorpasso è la principale regola del gioco sulla quale si fonda la Formula 1.
- La forza del calcio è la sua semplicità e sono le sue regole – sempre le stesse – che da oltre cent’anni, escluso qualche piccolo correttivo, lo governano, offrendo allo spettatore la comprensione del gioco. Tutti hanno la percezione tra chi gioca bene o male, tra chi vince e chi perde. Questo nella Formula 1 di oggi avviene con difficoltà.
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