Margaret Bourke-White

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Margaret Bourke-White nel 1955

Margaret Bourke-White (1904 – 1971), fotografa statunitense.

Citazioni di Margaret Bourke-White[modifica]

  • All'epoca, LIFE era una rivista molto giovane e informale. Ogni mattina mi svegliavo aspettando le novità che sicuramente sarebbero arrivate durante la giornata. Il ritmo di lavoro era frenetico; potevamo conquistare tutto il mondo, niente sembrava troppo difficile. E se il tempo che avevamo a disposizione era poco, tanto meglio. Accettavamo la sfida e il reportage ne avrebbe portato il segno: comunicava la rapidità di esecuzione e la gioia di chi era riuscito a finire in tempo il lavoro. Il mondo era pieno di eventi che aspettavano solo di venir scoperti e io avevo la fortuna di poter condividere con i lettori le cose che vedevo e che imparavo.
    Trovare qualcosa di nuovo, qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare prima, qualcosa che solo tu puoi trovare perché oltre a essere un fotografo sei un essere umano un po' speciale, capace di guardare in profondità dove altri tirerebbero dritto: questo era il nostro modo di lavorare. Altri fotografi avrebbero forse realizzato foto altrettanto buone, ma sarebbero state diverse. Solo noi avevamo la capacità di cogliere dei particolari rivelatori di una determinata storia da raccontare, e solo noi potevamo fissarla su una pellicola impressionabile. Non esiste niente come sentire una nuova storia che nasce.[1]

Note[modifica]

  1. Da Il mio ritratto, a cura di Sara Antonelli e Alessandra Mauro, Contrasto, Roma, 2003, pp. 126-127. ISBN 88-86982-81-X

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