Margherita Oggero

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Margherita Oggero

Margherita Oggero (1940 – vivente), scrittrice italiana.

Citazioni di Margherita Oggero[modifica]

  • Hai il diritto di pensare che mi sono presa gioco di te, che ti ho cercato in un momento di noia, che sono stata preda dell'eccitazione olimpica. Pensa quello che vuoi. Ma la verità è una rete fatta di tanti fili intrecciati, che sono le coincidenze, le occasioni mancate, l'impossibilità di ricrearle, e il filo più vistoso, quello che chiude la rete, è la necessità di non raccontare tutto, di tenere qualcosa per sé, di lasciare delle maglie di silenzio.[1]
  • In passato l'amicizia tra donne era viziata, sia causa delle restrizioni sociali che subivano, sia a causa di una rivalità che c'era tra loro nella ricerca del "maschio alfa". Oggi non c'è più questo antagonismo: se c'è della rivalità è piuttosto nel campo del lavoro.[2]

Incipit di Risveglio a Parigi[modifica]

L'inizio era stato disastroso.
«Scusa, scusa, scusami tanto! Ti ho fatto male?» avevo chiesto subito.
«E me lo chiedi? Ma sei scema, matta o cosa?»
Con Stefano era cominciata così, in un modo assurdo e sgangherato. L'avevo fatto cadere dal motorino, che si era ovviamente bombato e soprattutto gli era franato su una gamba, la sinistra, dal ginocchio in giù. Scorticandogliela e ammaccandogliela, come si era visto dopo. Ma il peggio era che l'avevo fatto volontariamente, buttandomi addosso al lui, mentre frenava all'incrocio, con la furia ottusa di chi ha patito un torto e intende farsi subito giustizia da sé. Solo che io non avevo patito nessun torto. Non da lui, almeno.

Note[modifica]

  1. Da Qualcosa da tenere per sé, Mondadori, 2007.
  2. Dall'intervista Margherita Oggero, "Il mio ultimo libro, un giallo che parla anche dell'amicizia tra donne", Libreriamo.it, 3 aprile 2013.

Bibliografia[modifica]

Voci correlate[modifica]

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