Marta Cavalli

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Marta Cavalli (2018)

Marta Cavalli (1998 – vivente), ciclista su strada e pistard italiana.

Citazioni di Marta Cavalli[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Provarci sempre, perché nel ciclismo la fatica viene mascherata, nascosta. Guardi la tua avversaria e ti sembra stia benissimo, che sia incrollabile, invece spesso sta soffrendo, come e più di te. Se continui a provarci, prima o poi, diventa impossibile nascondere la fatica ed emergono i veri valori in campo. [«Ci viene spontaneo chiederle come faccia lei a mascherare la fatica, a fingere per ingannare le avversarie, lei sorride»] Bella domanda. Se ci fosse, lo direi, però non so fingere, questo è il problema. Se mi guardano in faccia, mentre sono in difficoltà, capiscono subito che quello può essere il momento giusto per attaccarmi. Per far fronte a questa situazione, ho imparato ad andare oltre il limite, a fare più fatica di quella che riuscirei a fare normalmente e a gestirla.[1]
  • Ogni volta che prendo la bici, è solo un piacere, non mi sembra un lavoro. Non mi sento una ciclista professionista in senso stretto perché amo la bici e non saprei dire come è successo che sono diventata una professionista. Penso si tratti di decisioni giuste, poi tutto è arrivato, passo dopo passo. Ho costruito questo sogno e lo sto vivendo appieno. Mi rendo conto che si tratta di qualcosa di speciale e non ne sento la pressione. Quando sono in bici spingo al mio limite, così vado a dormire senza rimpianti.[2]
  • [«[...] lei che ciclista è?»] Mi sono trasformata. Nasco in pista e questo forse mi ha dato l'attitudine alle gare secche. Ma la qualità che ho sempre avuto è la capacità di recupero, che mi rende più adatta alle corse a tappe. Alle Classiche non devi essere adatta. Hanno un fascino talmente eccezionale che ti portano ad adattarti anche contro la tua volontà.[3]

Poche parole e molti significati: intervista a Marta Cavalli

Stefano Zago, suiveur.it, 4 ottobre 2019.

  • [Sul ciclismo] Vedere le gare da casa è bello ma manca sempre qualcosa. Quando mi capita provo a immedesimarmi nel corridore immaginando cosa farei fossi al suo posto. Il punto è che non essere lì, non essere quel ciclista, non sentire quelle sensazioni, manca sempre. Certe volte manca anche la tensione di inizio corsa, quella positiva: quel morso allo stomaco che provo quando sento la gara. [...] In pista la tensione è sempre più forte: il pensiero di dissipare tutto il lavoro per una distrazione di un secondo è assurdo.
  • Io sono una persona molto introversa. Sto in silenzio. Guardo, ascolto, lavoro tanto ma non parlo molto. Non faccio battute divertenti. L'estroversione non mi appartiene per nulla. La gente fatica a ricordarsi di te se sei così. È molto più facile rimanere nella mente di qualcuno se ridi, scherzi o sei chiacchierone. È più facile perché ti notano, perché salti all'occhio. Se sei introverso farti ricordare è molto più difficile. Vorresti tanto ma devi metterci molto molto più impegno, devi cercare continuamente di dimostrare quello che sei, come sei.
  • In pista sono cresciuta sbagliando: se non sbagli non cresci. Non solo: ho imparato viaggiando. Nessuno pensa a te quando sei lontana da casa, non c'è la tua famiglia lì ad aiutarti. Devi pensarci tu. Devi adattarti.
  • [Sulla maglia tricolore] Portare in giro quella maglia, avere il tricolore sulle spalle, rappresentare l'Italia, essere applaudita e riconosciuta per questo è stato un onore. Mi mancherà. All'inizio della mia carriera mi imbarazzavo quando qualcuno mi chiamava o mi applaudiva. Grazie a quella maglia ho imparato ad affrontare anche questa circostanza. [...] E adesso cosa ci faccio con questa maglia? Si creano delle aspettative e si ha sempre il timore di deludere. Il timore che la gente possa pensare che la tua vittoria sia stata un caso.
  • [Sul ciclismo] Il nostro è uno sport che non ha molta visibilità: se qualcuno si interessa è perché lo ama profondamente. Noi abbiamo il dovere di ricambiare questo affetto mettendo tutta la nostra umanità all'interno di quel rapporto. Non sopporto gli atleti altezzosi con i tifosi.

Note[modifica]

  1. Da Stefano Zago, «Forse al Giro...»: intervista a Marta Cavalli, alvento.cc, 12 giugno 2023.
  2. Da Intervista a Marta Cavalli prima della ride, elite-it.com, 13 giugno 2022.
  3. Dall'intervista di Gianluca Cordella, Giro Donna, Marta Cavalli: «Io, come Pantani, domino anche sulle salite», quotidianodipuglia.it, 22 giugno 2022.

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