Massimo Morasso
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Massimo Morasso (1964 – vivente), saggista, poeta e traduttore italiano.
- Da un condominio sopra la Stazione [Genova Principe] | fra pendolari, taxi e maghrebini | vedo lo spirito alienato | da tutto ciò che gli può dare nutrimento, | l'allegria, il diletto, la consolazione.[1]
- Ma ora che il tempo ha fatto il suo lavoro | non li ascolto quasi più gli studenti, | né sbircio i titoli dei libri | che studiano seduti sulle scale in Balbi 4. | L'infinito intrattenimento non pacifica, | rende soltanto più sottili | e finissimi gli occhi torturandoli | nell'idea di fare a meno dell'idea del senso | o di scoprirlo, il senso, soprannaturale.[2]
- Siamo stati bene – | ci è capitato in una sera estiva fa le nostre | tenere sere estive e senza vento, | far lieve il senso del destino in cui si inscrissero | l'epifania dei drink, lo stiramento | quieto sulle sedie in vimini, c'era | soltanto la bolla di Piano a disturbare | tutto il paesaggio d'acqua in primo piano [...][3]
Note
[modifica]Bibliografia
[modifica]- Massimo Morasso, La caccia spirituale, Jaca Book, Milano, 2012
- Alberto Nocerino (a cura di), Genova canta il tuo canto, Editrice ZONA, Lavagna (GE), 2015. ISBN 978-88-6438-574-7
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