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Matteo Parenzan

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Matteo Parenzan (2003 – vivente), tennistavolista paralimpico italiano.

Citazioni di Matteo Parenzan

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  • Ho cominciato a giocare all'età di otto anni e oggi ho raggiunto uno dei miei più grandi sogni, quello di diventare campione del mondo.[1]
  • Mio padre era allenatore di baseball nella serie A, in Spagna. Per me è stato naturale frequentare i campi sportivi da piccolissimo. Lo sport è sempre stato uno strumento di confronto con i miei coetanei, un modo di stare insieme.[2]
  • [Su LeBron James] Apprezzo la sua enorme professionalità e lo spessore umano.[2]
  • [In riferimento alla vittoria sul campione in carica, lo statunitense Ian Philip Seidenfeld, nella semifinale singolare di classe 6 alle Paralimpiadi di Parigi 2024] [...] Vincere per 3-0 contro di [lui], che è il campione in carica, finora non era riuscito a nessuno e io ce l'ho fatta per la seconda volta di seguito. A 21 anni essere stato così freddo mi rende orgoglioso.[3]
  • [Ricordando le scuole elementari, quando i ragazzi giocavano a ping pong nel corridoio della scuola] E lì scoprii con sorpresa che ero bravo, che me la cavavo bene tanto quanto i miei compagni di classe e che, all'occorrenza, riuscivo anche a batterli. Era una cosa bellissima, che mi dava gioia e motivo di orgoglio. Ero come loro e potevo vincere.[4]
  • [In riferimento alla sua malattia] La miopatia nemalinica può presentare vari livelli di gravità, e io sono stato colpito in maniera molto lieve. Sono autonomo, posso camminare e posso guidare. Certo, soffrendo di ipotonia muscolare, devo stare attento a non stancarmi troppo prima di allenarmi e dosare con attenzione gli allenamenti, puntando più sulla qualità che sulla quantità.[4]
  • [In riferimento al conciliare lo sport con la vita familiare, scolastica e sociale] Sono volato a Tokyo che avevo ancora 17 anni, a 19 ho vinto i Mondiali e a 20 gli Europei. Non avrei mai pensato di poter raggiungere questi risultati. È una vita dura, che molto ti dà e molto ti toglie. Gli allenamenti sono intensi, hai poco tempo da dedicare alla vita privata e agli amici, ma ne vale la pena perché lo sport ti regala emozioni fortissime.[4]
  • [Sul valore dello sport] La mia malattia non ha una cura, lo sport per me è quella medicina che la scienza non è riuscita a trovare.[4]
  • [Sui benefici fisici dell'attività sportiva] Oltre alle soddisfazioni per i risultati, l'attività sportiva mi ha portato anche enormi benefici fisici: a 8 anni non riuscivo a salire 5 gradini di fila, a 21 posso salire 2 piani di scale. Praticare tanto sport mi ha permesso di aumentare la forza necessaria a fare cose basilari come camminare, prendere un autobus, aprire una bottiglia d'acqua: sono gesti che si danno sempre per scontati, ma che per me fino all’età di 7 anni erano proibiti. Oggi, invece, sono autonomo e questo, forse, è il traguardo più bello.[4]

Note

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  1. Citato da Onorificienza – Collare d'Oro a Giada Rossi e a Matteo Parenzan, comitatoparalimpico.it, 15 novembre 2022.
  2. a b Citato da Parenzan Matteo, comitatoparalimpico.it.
  3. Citato in Matteo Parenzan detronizza Seindenfeld è giocherà per l'oro, fitet.org, 5 settembre 2024.
  4. a b c d e Citato in Antonella Patete, Paralimpiadi Parigi 2024, Matteo Parenzan: "Per me lo sport è stato la medicina che la scienza non è riuscita a trovare", osservatoriomalattierare.it, 6 agosto 2024.

Voci correlate

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Altri progetti

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