Maurizio Blondet
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Maurizio Luigi Blondet (1944 – vivente), giornalista e scrittore italiano.
- Per la burocrazia pubblica, tributaria, giudiziaria o comunque castale, i cittadini privati sono sospetti in via di principio, in quanto esercitano atti di volontà privati; ossia esercitano, per dirla in breve, la libertà. La «cultura» burocratica pubblica ammette come lecite solo le azioni dei cittadini e contribuenti quando coincidano con la Volontà Generale. Se costoro esercitano atti secondo la loro volontà particolare e personale, essi delinquono. O sono sospettati di delinquere. (da Effedieffe, 12 dicembre 2011)
- Mai come oggi la "moralità" si rivela non solo come ipocrisia smentita da ogni atto, ma non è questo il peggio: il peggio è che si continui a somministrare la medicina moralistica nonostante la sua palese inefficacia. Mi piacerebbe conoscere un giovane che i pistolotti morali correnti – di monsignor Tettamanzi o di Emilio Fede, o di qualunque altra figura pubblica – abbiano trattenuto dal gettare un macigno dal cavalcavia, dal rinunciare all'ecstasy in discoteca, dal fare il razzista allo stadio o il bullo col compagno di scuola privo di abiti firmati, dall'ammazzarsi correndo in auto del papà a 200 all'ora e gonfio di birra; non credo ne esista uno. Come non credo esista un solo politico che sia stato indotto all'onestà dalle omelie del cardinal Ruini, né un manager che abbia ripreso la retta via dopo un seminario bocconiano su "etica del business". (da Selvaggi con telefonino, Effedieffe, 2006, p. 45)
- Una cosa infatti accomuna (salvo eccezioni) negri, donne, camorristi e tifoserie: tutti sono bipedi fortemente «socializzati».
Il che non significa che siano socievoli.
Significa che traggono tutto il loro sistema di convinzioni, di credenze, e di «valori» non dalla propria testa, ma dal gruppo a cui aderiscono.
Come esseri pensanti, non vivono in proprio, ma sono vissuti dal gruppo sociale. (da Effedieffe, 1° novembre 2007) - [riferito ai Rom] Siamo noi cittadini i sospetti razzisti, sospettabili per principio, non quei pidocchi umani che, abituati a succhiare il sangue del popolo rumeno, sono venuti a succhiare il nostro. (da Effedieffe, 1° novembre 2007)
- Come minimo, bisogna ammettere che i negri (anche quelli americani) rivelano immense stupefacenti lacune nel «sapere moderno», effetto di migliaia d'anni di un processo di civilizzazione cui non hanno partecipato. (da Effedieffe, 1° novembre 2007)
- In Italia non esiste un Nord: esistono due Meridioni. Quello della Lega Nord, erede delle famose grida manzoniane, vacuo e inconcludente nella sua rozzezza, capace solo di bavosi entusiasmi e quello della Lega Sud, più antico e perfettamente organizzato, che incassa i quattrini pubblici, forte di minacce concrete che vanno a buon fine. Tutti ugualmente stronzi e ignoranti. (da Effedieffe, 30 luglio 2009)
- Uno Stigma del satanico è il grottesco: lo sghignazzo, il cachinno derisorio che il "princeps" non riesce a trattenere quando ci presenta la sua normalità rovesciata e sconcia, le sue merendine al cianuro che ingolliamo sentendole persino gustose, il metanolo offerto nei bicchieri di cristallo. Chi abbia conservato o recuperato la sensibilità minima, non potrà non guardare con orrore, poniamo, figure come Platinette, Luxuria o quelle larve umane che frequentano gli spettacoli della Pivetti, di Maurizio Costanzo o di sua moglie (o sua moglie stessa) come spaventose contraffazioni e caricature "cadaveriche" della sensualità, vere "epifanie" o evocazioni delle Tenebre nelle ore di massimo ascolto. (da Selvaggi con telefonino, Effedieffe, 2006)
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