Michel-Yves Bolloré

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Michel-Yves Bolloré (1945 – vivente), imprenditore, ingegnere informatico e professore universitario francese.

Citazioni di Michel-Yves Bolloré[modifica]

  • C'è un orologiaio dietro a questo meraviglioso orologio che è l'universo? Sì, e lo dimostriamo. Noi non cerchiamo di sapere come si chiama. Quello che diciamo alle persone è: una volta che sarete convinti che Dio esiste, a quel punto potete chiedergli come si chiama. Il nostro libro è, quindi, per gli agnostici, per i cristiani, per i mussulmani, per lettori di qualsiasi fede religiosa o anche non religiosa [...]. Noi ci interessiamo a un argomento appassionante e cioè se esiste uno spirito creatore e noi ovviamente mostriamo che esiste. Non vogliamo fare né politica né religione.[1]
  • Ci vorrà un po' di tempo perché la gente capisca che la scienza moderna ha dimostrato l'imprescindibilità dell'esistenza di Dio. Come c'è voluto tempo, nel XIX secolo, per accettare la teorie evoluzionistiche di Darwin o la configurazione del sistema solare. È stata lunga. E ci vorrà tempo per capire e accettare – siamo solo all'inizio – che la nuova scienza dimostra che Dio esiste.[2]
  • In Francia il presidente è Macron, io credo nell'esistenza anche se mai lo ho visto di persona, sì in altri modi. Una cosa è conoscere la sua esistenza e l'altra è aderire a lui. E la fede è l'adesione a Dio.[3]
  • L'oggetto del libro è proprio quello di dimostrare che un Dio creatore esiste e che questa è una credenza razionale, è invece irrazionale il contrario. Quindi la risposta è sì, Io credo che Dio esista e io credo in Dio.[4]
  • Per quanto mi riguarda, la consapevolezza del funzionamento così straordinario della regolazione della terra è un aspetto positivo. Sappiamo oggi quanto questi parametri così sottili che sono stati definiti sono importanti e quanto l'uomo può arrivare a scombussolare, a stravolgere questo equilibrio così precario e così fragile. Questo ci consenta di capire ancora di più fino a che punto ci si è spinti in questa regolazione così sofisticata. Quindi questo ci aiuta a capire che, e nel libro lo diciamo, non è soltanto la regolazione del cosmo che è stata fatta in modo così raffinato, ma anche quella della terra, che fino a che punto questo equilibrio è fragile e quindi, fino a che punto dobbiamo stare attenti a non sconvolgerlo.[4]

La morte termica dell'Universo potrebbe essere la prova dell'esistenza di Dio

Intervista di Andrea Fioravanti, linkiesta.it, 27 marzo 2024.

  • L'origine dell'universo deve necessariamente trovarsi al di fuori dello stesso, un concetto che può risultare difficile da accettare. Nel nostro universo, non esiste spazio senza materia e tempo, così come non esiste materia senza spazio e tempo: i tre sono intrinsecamente legati, una verità rivelata dalle scoperte di Einstein. Se la scienza indica che tempo, spazio e materia sono nati con il Big Bang, allora diventa evidente che l'origine dell'Universo trascende tempo, spazio e materia stessi. In altre parole, la causa dell'Universo deve essere di natura non naturale, ossia trascendente. Questo implica che tale causa non appartiene al nostro universo fisico, ma esiste al di fuori e al di là delle sue leggi e dimensioni conosciute. Prima del tempo, della materia e dello spazio, poteva esistere solo una cosa atemporale, non spaziale e immateriale.
  • Molti scienziati sono stati perseguitati, imprigionati o addirittura uccisi a causa della loro difesa della teoria dell'espansione dell'universo. Questa persecuzione sembra irrazionale dato che molti di loro erano giovani, senza denaro, influenza o potere politico. La loro pericolosità percepita derivava dal potenziale rivoluzionario della loro tesi: se l'universo è in espansione, ciò potrebbe implicare l'esistenza di un inizio e quindi di un creatore divino. Leader come Stalin e Hitler riconoscevano la minaccia che tale concetto rappresentava per i loro regimi. Ciò spiega la loro spietata repressione di queste voci dissidenti. Oggi, fortunatamente, non si ricorre alla violenza, ma esiste una discriminazione contro gli scienziati credenti.
  • Per far decollare un aereo, il pilota deve rispettare almeno venti parametri per evitare che il velivolo si schianti: dalla velocità alla posizione delle ali. Per l'universo è lo stesso: se solo uno di questi numeri fosse stato diverso, anche solo di una frazione, l'universo sarebbe già collassato. Consideriamo ad esempio la velocità di espansione dell'universo un istante dopo il Big Bang: se modificassimo anche solo la quindicesima cifra di questa costante, le stelle non potrebbero esistere. Lo stesso vale per la costante G della forza di gravità, che ha un valore arbitrario e inspiegabile: se il suo rapporto con la forza nucleare forte non fosse stato vicino a 10^39 nell'universo, non ci sarebbero stelle a lunga durata e qualsiasi forma di vita sarebbe stata impossibile. Come mai tutti questi parametri sono così straordinariamente regolati? Ci sono due risposte possibili: o è il frutto del caso, o derivano da calcoli complessi di un ente creatore.

Note[modifica]

  1. Dall'intervista Bolloré e Bonnassies, 'Dio esiste, noi spieghiamo perché', ansa.it, Roma, 2 marzo 2024.
  2. Citato in Dio. La scienza, le prove, traduzione di Sonia Folin, raicultura.it, 2024.
  3. Citato in Hernán Sergio Mora, Dio, la scienza, le prove, exaudi.org, 22 marzo 2024.
  4. a b Da Marco Calvarese, Dio esiste? La scienza lo dimostra, intervista agli autori del libro che ha venduto 300.000 copie, ancoraonline.it, 22 marzo 2024.