Modi di dire milanesi
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Raccolta di modi di dire milanesi.
- Andà in bocca al loff.[1]
- Andare in bocca al lupo.
- Concludere male un affare.
- Animal de l'Africa o del preseppi.
- Animalaccio, buaccio.[2]
- Bestia bólgironna.
- Bestia buscherona.[3]
- Dà i pegor in consegna al loff.[1]
- El perdon l'è a Melegnàn.[4]
- Il perdono è a Melegnano.
- Non perdono. Non c'è perdono.
- Ergo donca, trii conchin fan ona conca...[5]
- Ergo dunque, tre piccole conche fanno una conca.
- Modo scherzevole di concludere che volgesi a chi non merita conclusioni di maggior senno. Ha qualche simiglianza col decreto granducale Talor qualor quinci sovente e guari Rifate il ponte coi vostri danari.
- Fà ona figura de ciccolattee[6]
- Fare una figura da cioccolattaio.
- Fare una cattiva figura. Farsi deridere.
- L'è ón omm bestial.
- È un uomo intrattabile.[3]
- Offelée fa el tò mestée[7]
- Pasticciere, fa' il tuo mestiere.
- Non occuparti di cose di cui non sei esperto.
- Ôn frecc de biss.[8]
- Un freddo di biscia.
- Un freddo cane.
- Parlà italian come ona vacca spagnoeula.[9]
- Parlare l'italiano come una vacca spagnola.
- Scur come in bocca al loff.[1]
- Scuro, buio come in bocca al lupo.
- Buio pesto.
- Và a Bagg a sonà l'ôrghen.[10]
- Va' a Baggio[11]a suonare l'organo.
- Espressione usata per liberarsi efficacemente di un seccatore, mandandolo senza troppi giri di parole a quel paese...
Note
[modifica]- ↑ a b c Citato in Mario Comincini, L'uomo e la "bestia antropofaga": storia del lupo nell'Italia settentrionale dal XV al XIX secolo, Unicopli, Milano, 2002, p. 173.
- ↑ Citato in Arrighi 1978, p. 18.
- ↑ a b Citato in Arrighi 1978, p. 50.
- ↑ Citato in Wolfgang Schweickard, Derivati da nomi geografici (M-Q), Nax Niemeyer, Tubinga, 2009, vol. III, p. 236. ISBN 978-3-11-023277-6
- ↑ Citato, con spiegazione, in Francesco Cherubini, Vocabolario milanese-italiano, Dall'Imp. Regia Stamperia, Milano, 1839, p. 433.
- ↑ Citato in Città di Milano, 9, 1967, p. 39.
- ↑ Citato in Carteggio Tenca-Maffei, a cura di Lina Jannuzzi, voll. I-III, Ceschina, 1973, p. 227.
- ↑ Citato in Aurelio Garobbio, Milano canta e vive, Baldini & Castoldi, Milano, 1964, p. 248.
- ↑ Citato in Città di Milano, 9, 1967, p. 88.
- ↑ Citato in AA. VV, La contradizion che nol consente. Forme del sapere e valore del principio di non contraddizione, a cura di Federico Puppo, introduzione di Maurizio Manzin, FrancoAngeli, Milano, 2010, p. 191, nota 77.
- ↑ A Baggio aveva sede una chiesa molto povera. L'organo, di cui non poteva essere dotata, era presente solo come immagine dipinta su una parete. Cfr. La contradizion che nol consente, p. 191, nota 77.
Bibliografia
[modifica]- Cletto Arrighi, Dizionario milanese-italiano, Ulrico Hoepli, Milano, 1978 (1896). ISBN 88-203-0964-5