Muhammad al-Barādeʿī

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Muhammad Mustafā al-Barādeʿī nel 2005
Medaglia del Premio Nobel
Medaglia del Premio Nobel
Per la pace (2005)

Muhammad Mustafā al-Barādeʿī (arabo: محمد مصطفى البرادعي, Muḥammad Muṣṭafā al-Barādaʿī; 1942 – vivente), politico e diplomatico egiziano.

Citazioni di Muhammad Mustafā al-Barādeʿī[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Quando mi sveglio ogni mattina e vedo centinaia di iracheni innocenti che muoiono, sono sempre più convinto che il mio unico incarico sia far in modo che non si entri in guerra. Io sono il custode del regime di non proliferazione.[1]
  • Invece di aspettarsi dall'Iran una sospensione dell'arricchimento, bisognerebbe lavorare per evitare che si vada a una produzione su scala industriale di uranio trattato.[1]
  • Noi non leggiamo le intenzioni, guardiamo ai fatti. Come insegna l'esperienza irachena, non abbiamo bisogno di montare polveroni.[1]
  • Prima Mubarak lascia, meglio è per tutti e più rapidamente siamo in grado di ripristinare la normalità e la stabilità in Egitto e porre le basi per la democrazia in Medio Oriente.[2]
  • Non lo vogliono capire, né permetteranno che in Egitto arrivi la democrazia, a meno che non continuiamo a prenderli a calci nel sedere.[3]

Incipit di L'età dell'inganno[modifica]

«Aiutate noi e aiuterete voi stessi».
L'uomo dall'altra parte del tavolo sorrideva, ma non c'era allegria nella sua espressione. Gli occhi si addolcirono e gli angoli della bocca ricaddero in basso. Era tristezza? Stanchezza? Non ne ero sicuro.
Era il 9 febbraio 2003. Dodici anni prima, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU aveva imposto le prime sanzioni all'Iraq. Da lì a poco più di un mese, gli Stati Uniti avrebbero guidato una nuova invasione. Solo di recente, Saddam Hussein aveva riammesso gli ispettori delle Nazioni Unite incaricati di verificare la presenza di armi di distruzione di massa. Io e Hans Blix eravamo al nostro terzo viaggio a Baghdad in qualità di responsabili di quelle squadre internazionali. Per la nostra ultima sera, il primo ministro iracheno, Naji Sabri, ci aveva invitati a cena insieme ai nostri maggiori esperti e a una schiera di colleghi iracheni.

Note[modifica]

  1. a b c Citato in Panorama, anno XLV n. 32, 9 agosto 2007.
  2. Citato in Mohamed ElBaradei urges world leaders to abandon Hosni Mubarak, The Guardian, 2 febbraio 2011.
  3. Citato in ElBaradei: «Non permetteranno che in Egitto arrivi la democrazia, a meno che non continuiamo a prenderli a calci nel sedere», Il Post, 10 febbraio 2011

Bibliografia[modifica]

  • Mohamed El Baradei, L'età dell'inganno. Le minacce nucleari e l'ipocrisia delle nazioni, traduzione di Viviana Cerqua, Helena Colombini e Federica Frasca, Castelvecchi, 2011. ISBN 9788876155888

Voci correlate[modifica]

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