Naborre Campanini
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Naborre Campanini (1850 – 1925), letterato e scrittore italiano.
Note storiche e letterarie
[modifica]- Di Giovanni Aurelio Augurelli parlarono di proposito o per incidenza parecchi scrittori. Il Giovio nelle Imagini degli uomini famosi ne tesse l'elogio, l'Azzoni Avogaro e il Mazzucchelli disputano gravemente sull'anno della sua nascita; il Trissino gli dà lode d'avere primo osservate le regole della lingua del Petrarca; Aldo Manuzio ne rivede e publica i versi; il Bembo, che gli fu discepolo, lo chiama «padre» e al giudizio di lui sottopose i due primi libri dell'opera intorno alla lingua volgare; altri ne discutono la fama, altri ne esaltano l'ingegno; il Tiraboschi riassumendo le lodi di tutti lo chiama uno dei più colti poeti del suo secolo e uno dei più felici imitatori degli antichi. (pp. 134-135)
- [...] si racconta che avendo [l'alchimista Augurelli] presentato a Leone X il suo poema la Chrysopeya, a lui dedicata, il papa mostrò d'aggradirla e in ricambio lo donasse d'una borsa vuota, aggiungendo che sarebbe stato facile riempirla d'oro a chi insegnava agli altri il modo di trarlo dalle cose terrene. (p. 138)
- È inutile [...] ricercare nei versi dell'Augurelli una spiccata originalità; egli fu imitatore degli antichi, né sempre, come i più del suo tempo, discreto imitatore. (p. 144)
Bibliografia
[modifica]- Naborre Campanini, Note storiche e letterarie, Luigi Bondavalli, Reggio Emilia, 1883.
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