Nicola Porpora

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Nicola Porpora

Nicola Antonio Giacinto Porpora, talvolta indicato come Nicolò o Niccolò (1686 – 1768), compositore e maestro di canto italiano.

Citazioni su Nicola Porpora[modifica]

Francesco Florimo[modifica]

  • Dato il fatto per vero, [la necessità di una colletta per pagare i suoi funerali] è gran vergogna per la memoria di Farinelli e Caffarelli, i quali notando nelle ricchezze, lasciavan languire, il vecchio loro maestro negli orrori di un'estrema povertà.
  • Gran dottrina e gran metodo dominano nelle composizioni del Porpora, senza che vi apparisca l'impronta del genio come in Pergolesi, Paisiello e Cimarosa. Con somma valentia trattava il declamato nel recitativo, e fu preso a modello da tutti del tempo suo per tal genere di musica e fu chiamato il Papà del recitativo, espressione usata dai Napoletani nel dialetto loro per denotare l'eccellenza di alcuno in qualche arte o branca di essa.
  • L'opinione generale intorno a lui è che fosse profondissimo nella teoria e nella pratica del contropunto, ma poco provveduto di genio inventore, perocché lo stile delle sue opere mancava di varietà. Carattere generale della sua musica era il grande ed il serio; ma per quanto fosse ammirevole nelle cantilene, che erano prodotti della sua profonda meditazione e della grand'arte che in grado eminente possedeva, altrettanto era stentato negli accompagnamenti.
  • Nella sua gioventù avea molta gaiezza e viva e pronta la risposta; ma fatto vecchio era divenuto impaziente, abbandonandosi sempre ad eccessi di collera. Sovente era di cattivo umore, sempre burbero, non mancando spesso di dire disdicevoli cose, che tutti gli perdonavano in riguardo della sua vecchiezza, degli acciacchi di salute e di quella tale miseria.

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