Ol'ha Charlan
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Ol'ha Hennadyivna Charlan (1990 – vivente), schermitrice ucraina.
Citazioni di Ol'ha Charlan
[modifica]- [«Si potrà mai tornare, tra ucraini e russi, alla situazione precedente la guerra?»] Non so se riuscirò a vedere quel giorno [il sorriso di Olga è amaro, ndr]. I russi hanno distrutto il concetto di fratellanza – almeno così la chiamavano – che caratterizzava le nostre relazioni. Forse tra 10 o 20 anni si potrà discutere di pace. Ma oggi è troppo presto. E troppi sono i danni.[1]
- Oggi la Russia detiene un tale potere sulla Fie che la federazione ha apertamente violato le raccomandazioni del Cio consentendo l'ingresso di palesi propagandisti della guerra e di personale militare, e persino inserendoli nei tornei a squadre. È uno schiaffo al Cio e alle sue raccomandazioni scritte col sangue di oltre 650 atleti ucraini uccisi dalla Russia in questa guerra. E allo stesso tempo, gli assassini, vestiti in tenuta sportiva, sono in gara insieme a noi. Violazioni sistematiche delle raccomandazioni del Cio possono portare una federazione a perdere il suo status olimpico. L'ufficiale Sofya Velikaya, maggiore dell'esercito russo, non è solo una schermitrice: è uno strumento della propaganda di stato, parte di un'enorme macchina che ha giustificato guerra e violenza per anni. Gli atleti del Cska fanno parte dell'esercito, proprio come una sciabola è un'estensione della mano che la brandisce.[2]
Note
[modifica]- ↑ Dall'intervista di Flavio Vanetti, Olga Kharlan: «La mano non data alla russa? I miei vivono in un rifugio, lei rappresenta chi fa del male», corriere.it, 29 luglio 2023.
- ↑ Citato in Mattia Chiusano, Scherma, 447 atleti firmano contro i russi dell'esercito riammessi ai Mondiali: "Assassini in gara", repubblica.it, 20 luglio 2025.
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