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Orazio Coclite

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Orazio Coclite (Hendrick Goltzius, 1586)

Orazio Coclite, personaggio della mitologia romana.

Citazioni di Orazio Coclite

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  • A morte ogni uom su questa terra è sacro; | o presto o tardi ella s'aggiugne: e come | uom può meglio morir, che osando impavido | disfidar tanti orribili perigli | pel cenere de' padri, e per i templi | de' patrii Numi [...]? (Thomas Babington Macaulay)

Citazioni su Orazio Coclite

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  • – C'era un uomo, Orazio. Difese un ponte da solo contro un esercito. E ciò che Orazio disse fu: "E per un uomo quale fine migliore?"
    – Tu non devi morire, Jack. Lei non deve morire.
    – Tutti muoiono, Sally. Il punto è morire bene. (Oblivion)
  • Le notizie che ci sono pervenute intorno ad Orazio Coclite ci mettono in grado di comprendere il carattere sacrale di questa figura.
    È certo ed indiscutibile che il nome di Coclite risponde a quello di Ciclope: sappiamo che Ennio, il quale certo narrava anche tale storia, chiamava "Cocliti" i Ciclopi. Questo appellativo era sorto, secondo alcuni, dall'aver Orazio perduto un occhio in guerra; secondo altri grazie alla particolare formazione delle ciglia di lui. Inoltre si affermava che essendo stato ferito nell'atto di passare il Tevere, era diventato zoppo, e che tale difetto era notato nella statua che ne presentava le sembianze. Codesta statua, secondo un racconto reputato degno di esser registrato negli Annali Massimi, era nel Comizio; essendo stata colpita dal fulmine venne collocata nel Volcanale[1], ove potesse essere illuminata dal sole. (Ettore Pais)

Note

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  1. Antichissimo santuario dedicato al dio Vulcano collocato nel Foro Romano.

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