Thomas Babington Macaulay

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Thomas Babington Macaulay

Thomas Babington Macaulay (1800 – 1859), poeta, storico e politico inglese.

Citazioni di Thomas Babington Macaulay[modifica]

  • Allor l'invitto capitano Orazio, | della porta custode favellò: | «A morte ogni uom su questa terra è sacro; | o presto o tardi ella s'aggiugne: e come | uom può meglio morir, che osando impavido | disfidar tanti orribili perigli | pel cenere de' padri, e per i templi | de' patrii Numi [...][1]
  • È possibile essere al di sotto dell'adulazione, oltre che al di sopra.[2]
  • In ogni epoca, i più abbietti esemplari della natura umana sono da cercarsi fra i demagoghi.[2]
  • [...] l'esercito britannico, sotto Pitt, era stato lo zimbello d'Europa. Non poteva vantarsi di una sola azione brillante. Non s'era mai mostrato sul continente che per esservi battuto, cacciato, costretto a rimbarcare, o obbligato a capitolare. Impadronirsi di qualche isola da zucchero nelle Indie occidentali, disperdere qualche tumulto di contadini irlandesi seminudi, queste le più splendide vittorie delle truppe inglesi sotto gli auspici di Pitt.[3]
  • La Storia, si è detto, è la filosofia spiegata con esempi.
History, it has been said, is philosophy teaching by examples.[4]
Your Constitution is all sail and no anchor.[5]
  • Lo scopo dell'arte oratoria presa di per sé non è la verità ma la persuasione.[6][7]
  • Riesce a leggere la storia correttamente soltanto colui che, osservando con quale potenza le circostanze influenzino i sentimenti e le opinioni degli uomini, quanto spesso le virtù si trasformino in vizi e i paradossi in assiomi, impari a distinguere ciò che dell'umana natura è accidentale e transitorio da ciò che è essenziale e immutabile.[8]

Literary Essays[modifica]

  • Forse nessuno può essere poeta, e nemmeno apprezzare la poesia, senza una certa perversione della mente. ("Milton")[7]
  • La civilizzazione avanza e la poesia declina.
As civilization advances, poetry almost necessarily declines. ("On Milton")
  • Non c'è niente di più inutile di una massima.
Nothing is so useless as a general maxim. ("On Machiavelli")

Incipit di Storia d'Inghilterra[modifica]

Imprendo a scrivere la storia della Inghilterra dal tempo in che Giacomo II ascese al trono fino all'età nostra. Racconterò gli errori che in pochi mesi scrissero della casa degli Stuardi gentiluomini e clero ad essa fedeli. Disegnerò il procedimento di quella rivoluzione che pose fine al lungo conflitto tra i nostri sovrani e i loro parlamenti, ed avvincolò insieme i diritti del popolo e quelli della dinastia regnante.

Note[modifica]

  1. Da Canti di Roma antica, traduzione di Louisa Grace Bartolini, Le Monnier, Firenze, 1869, Orazio, XXVII, pp. 38-39.
  2. a b Da Storia d'Inghilterra; citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894
  3. Citato in John Saville, Pitt jr., traduzione di Franco Occhetto, Giano – I tascabili doppi, C.E.I., 1966.
  4. (EN) Da History, Edinburgh Review, maggio 1828 in Critical Historical and Miscellaneous Essays with a Memoir and Index, Mason, Baker & Pratt, 1873, p. 377.
  5. Da una lettera a H.S. Randall, autore di Life of Thomas Jefferson, 23 maggio 1857.
  6. Da Essay on Athenian Orators.
  7. a b Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
  8. Citato in Joseph Pulitzer, Sul giornalismo, traduzione di Simona Garavelli, postfazione di Mimmo Candito, Bollati Boringhieri, Torino, 2009, p. 62. ISBN 978-88-339-1876-1

Bibliografia[modifica]

  • Thomas Babington Macaulay, Storia d'Inghilterra, traduzione di Paolo Emiliani Giudici, Firenze, Le Monnier, 1859.

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