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Oscar Damiani

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Oscar Damiani (1975)

Giuseppe Damiani, detto Oscar (1950 – vivente), procuratore sportivo ed ex calciatore italiano.

Citazioni di Oscar Damiani

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Citazioni in ordine temporale.

Dall'intervista di Franco Refrigeri a Hurrà Juventus, ottobre 1974; citato in Stefano Bedeschi, tuttojuve.com, 16 giugno 2023.

  • [«Come definiresti il tuo carattere?»] Direi estroverso: non mi piace mugugnare o dire le cose a bassa voce dietro le spalle; preferisco la chiarezza, in tutti i sensi; parlar chiaro insomma, sia quando c'è da ricevere un elogio sia allorché devo sorbirmi un rimprovero; sto volentieri allo scherzo e alla battuta, ma pretendo che però anche gli altri si comportino come me. Cerco, in definitiva, di vedere sempre il lato migliore della vita, e questo mi aiuta molto a superare i periodi grigi, che capitano a tutti, e non faccio certamente eccezione io.
  • [«[...] vuoi elencarci, visti dalla tua angolazione, pregi e difetti maggiori?»] Fra i pregi metterei la velocità, i difetti credo siano tanti, è meglio cambiare discorso...
  • [«Se alla domenica ti trovi di fronte un avversario, diciamo così, cattivo, che tira alle gambe per farti male, e lo incontri il giorno dopo, cosa gli dici?»] Io non sono capace di odiare; e poi dimentico subito un affronto fatto; nel caso specifico non credo alla mala fede di un avversario; logicamente questo fa di tutto per non lasciarmi muovere, tirare, crossare. Ma non credo che faccia apposta a mollarmi delle pedate; per di più il mestiere di calciatore comporta questi rischi; [...] gli unici interventi fallosi che mi danno fastidio sono le parole, gli sfottimenti, le prese in giro. Questi atteggiamenti non li posso assolutamente sopportare.
  • [«Secondo te, è giusto per un calciatore sposarsi in giovane età?»] Io ritengo di sì; personalmente, ho un'esperienza in materia, essendo convolato a giuste nozze alla... tenera età di ventun anni! Vede, finché non hai una famiglia, parlo almeno nel mio caso, sei un po' sbandato, mangi al ristorante, non hai un'ora fissa, abitudini fisse, e tutto questo crea del disordine; ed io invece amo tanto la precisione; no, ripeto, per me è cosa oltremodo saggia.

Intervista di Jacopo Pascone/Edipress, guerinsportivo.it, 13 gennaio 2023.

  • I miei genitori erano immigrati in Svizzera, lì Oscar era un nome abbastanza comune, al contrario dell'Italia. Il prete si oppose perché non era canonico, non apparteneva a nessun santo. Erano i ferrei anni '50... Mi chiamarono come mio zio, Giuseppe, ma solo all'anagrafe: per tutti sono da sempre Oscar.
  • Il soprannome ["Flipper"] me lo diede Gianni Invernizzi, mio allenatore quando militavo nei ragazzi dell'Inter. Ero in pensionato e giocavo sempre al flipper; poi in campo facevo una finta in cui mi passavo continuamente il pallone da un piede all'altro, da destra a sinistra: i miei piedi sembravano i funghetti del flipper. Da allora Invernizzi mi diede quel soprannome, anche se la leggenda vuole che a darmelo fu Gianni Brera.
  • [«Un'altra peculiarità che ha contraddistinto Damiani fin da giovane, quella dell'invidiabile stile del suo abbigliamento»] La mattina arrivavamo al campo, io e Causio sfilavamo e i giocatori avevano le palette per dare i voti. Spesso e volentieri, anche per scherzare col Barone, mi davano il voto più alto e Franco un po' rosicava. Una volta ci si divertiva, si facevano giochi più di società; oggi si è tutti un po' più seriosi con i computer e gli smartphone.
  • [«[...] è stato uno dei primi ex giocatori a reinventarsi procuratore di successo»] È un mondo che mi ha sempre attratto. Dopo aver girato per tutta la carriera non mi andava di allenare, ero stanco di peregrinare: volevo stabilirmi in una città con la mia famiglia e non muovermi più. È stata la mia fortuna, mi affacciai a fine anni '80 quando questo lavoro cominciò a prender piede. [...] Credo di essere stato migliore da agente che non da calciatore.

Citazioni su Oscar Damiani

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  • Il ragazzo ha un lampo di indiscreta furbizia nel suo modo di fare il calciatore; agguerrito nelle forme, smaliziato in tutto però non invadente; è il calciatore che sa trattare le pubbliche relazioni; che sa fare spogliatoio; che sa divertire. (Vladimiro Caminiti)

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