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Paolo Fedeli

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Paolo Fedeli (1939 – vivente), latinista e filologo italiano.

  • Negli stessi anni in cui Virgilio compone il poema destinato ad esaltare i valori tradizionali del popolo romano, Livio – secondo una felice definizione di Syme – scrive il corrispondente in prosa dell'epopea virgiliana, ponendo l'accento sull'esaltazione della Roma antica: chiaro è il suo intento di dimostrare che costumi, tradizioni ed istituzioni antiche rappresentano il fondamento dell'impero e il presupposto necessario per il suo sviluppo e per la sua sopravvivenza; e come Virgilio si sofferma con nostalgia sui costumi semplici delle antiche stirpi italiche, così Livio innalza le figure dei Romani delle origini a simbolo della potenza romana e dei suoi valori essenziali. [...] È possibile, dunque, prospettare l'ipotesi che l'impiego costante di arcaismi da parte di Livio non sia semplicemente il frutto di una concessione al gusto di alcuni poeti contemporanei o un omaggio allo stile di Sallustio, ma il risultato di una precisa e costante scelta ideologica. (da Ideologia e stile: i poetismi e gli arcaismi liviani, in Quaderni di Storia 3, 1976, p. 278)[1]

Note

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  1. Citato in Vittorio Citti, Claudia Casali, Camillo Neri, Scrittori latini nel tempo, Zanichelli, Bologna, 2000, p. 854. ISBN 978-88-08-09995-2

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