Pat Cadigan

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Pat Cadigan nel 2007

Pat Cadigan (1953 — vivente), scrittrice statunitense.

Citazioni di Pat Cadigan[modifica]

  • Come ha detto una volta Woody Allen: "La maggior parte delle persone vuole raggiungere l'immortalità attraverso le loro opere. Io preferirei farlo evitando di morire." Credo che molti di noi siano convinti che in virtù di qualche causa accidentale potremmo davvero non morire. La speranza si rinnova eterna fino all'istante della morte. Se qualcuno mi chiedesse se voglio essere immortale, se voglio che si conservi il ricordo di ciò che sono, direi che da un lato l'immortalità è un termine inesatto se applicato al cyberspazio. A mio parere, la vita implica evoluzione, cambiamento, crescita, e non penso che ciò che viene conservato, fosse anche nel cyberspazio, ha necessariamente l'opportunità di svilupparsi come un'entità vivente. Perciò, l'immortalità in termini di vita eterna, non credo sia possibile, ma posso sempre accontentarmi di venire ricordata in eterno.[1]
  • Per me la polizia della mente o del cervello significa la negazione della dignità umana. So che in America abbiamo sacrificato una buona parte della nostra privacy per amor di convenienza, e continuiamo a sacrificarne ogni giorno un pezzetto. Può darsi che mi si giudichi una pazza, o una nemica della polizia e dell'autorità per queste mie opinioni, ma la verità è che gli esseri umani hanno sempre avuto la tendenza a voler correggere i propri simili in maniera troppo autoritaria. Le nostre sono sempre buone intenzioni, ma in un modo o nell'altro finiamo sempre per dar vita a governi esageratamente autoritari. Non parlo di nessun paese in particolare, ma della situazione generale nel mondo. Credo che bisogna stare in guardia contro questo pericolo, e fare attenzione al modo in cui organizziamo la nostra vita ed i nostri ideali di convivenza. Dobbiamo tenere a mente e rispettare le diversità che sussistono fra noi e i nostri vicini.[1]

Incipit di alcune opere[modifica]

Lavoro sporco[modifica]

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E così, NN, come sta la famiglia? Oh, scusa, volevo dire l'Agenzia. Ovvio, no? Invio il seguente rapporto, in quanto non intendo più tornare. Chiedo scusa se m'inserisco nel circuito durante la rappresentazione del Balletto del Bolshoi. Il mio non è un rapporto verbale. Credo che sia ormai molto tempo che non parlo. Molto, molto tempo.

Sintetizzatori umani[modifica]

«Sto per morire», disse Jones.[2]

Note[modifica]

  1. a b Dall'intervista, a cura di MEDIAMENTE, Uso la fantascienza per capire l'uomo, repubblica.it, 16 maggio 2000.
  2. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia[modifica]

  • Pat Cadigan, Lavoro sporco, traduzione di Lydia Di Marco, in "Inverno Horror 1992. Vampiri", a cura di Ellen Datlow, Mondadori, 1992.

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