Peter Ackroyd

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Peter Ackroyd, 2007

Peter Ackroyd (1949 – vivente), scrittore britannico.

Citazioni di Peter Ackroyd[modifica]

  • L'oscurità appartiene all'essenza della città; partecipa della sua vera identità; Londra è posseduta, in senso letterale, dalle tenebre.[1]
London goes beyond any boundary or convention. It contains every wish or word ever spoken, every action or gesture ever made, every harsh or noble statement ever expressed. It is illimitable. It is Infinite London.[2]
  • [Su Ralph Vaughan Williams] Se questa musica dal forte spirito inglese potesse essere riassunta a parole, esse sarebbero probabilmente: all'apparenza familiare e banale, ma in realtà profonda e mistica, così come lirica, melodica, malinconica, nostalgica eppure senza tempo.[3]

Incipit di alcune opere[modifica]

I fratelli Lamb[modifica]

"Detesto il fetore dei cavalli". Mary Lamb si avvicinò alla finestra e sfiorò con la mano il pizzo sbiadito che le bordava l'abito. Era un vestito di foggia antiquata ma lo indossava senza alcun imbarazzo, tanto non faceva differenza il modo in cui decideva di vestirsi. "Questa città è una gran latrina". Era da sola nel soggiorno e sollevò il mento, esponendo il viso alla luce del sole, la pelle segnata dalle cicatrici del vaiolo di cui aveva sofferto sei anni prima; immobile, con il volto illuminato, immaginava di essere il disco butterato della luna.

La leggenda del mostro di Limehouse[modifica]

Il 6 aprile 1881 entro le mura della prigione di Camberwell fu impiccata una donna.[4]

Note[modifica]

  1. Da Londra – Biografia di una città, traduzione di Luca Cafiero, Frassinelli.
  2. Da London: The Biography.
  3. In Albion: The Origins of the English Imagination.
  4. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia[modifica]

  • Peter Ackroyd – I fratelli Lamb – Neri Pozza Editore, traduzione di Massimo Ortelio.

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