Pietro Antonio Cataldi

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Frontespizio di Due lettioni

Pietro Antonio Cataldi (1552 – 1626), matematico italiano.

Citazioni di Pietro Antonio Cataldi[modifica]

  • Imaginata una sfera, o corpo rotondo, dentro del quale sia un altro corpo rotondo, cioè un'altra sfera, tutto quel corpo in che la sfera minore, o partiale è differente dalla sfera maggiore totale, si chiama Orbe, onde la sfera totale viene a essere divisa in esso Orbe, et nella sfera interiore, et quest'orbe è serrato, o terminato da due superficie, l'una è la superiore, convessa, che è anco superficie (o coperchio) della sfera totale, et l'altra è la superficie interiore concava, che è anco superficie (o coperchio) della sfera interiore partiale.[1]

Incipit di Trattato de' numeri perfetti[modifica]

Quando la somma di tutte le parti d'alcun numero dato è eguale ad esso numero dato, egli si chiama perfetto. Ma quando detta somma supera esso numero dato, egli si chiama abondante. Et quando detta somma non arriva ad esso numero dato, egli si chiama diminuto. Per essempio, dato 28 egli ha per parti la mità, il quarto, il settimo, il 14.esimo et il 28.esimo, che sono 14, 7, 4, 2, 1, la somma delle quali è 28, cioè è eguale all'istesso numero dato, per il che esso 28 si dice essere numero perfetto.

Note[modifica]

Bibliografia[modifica]

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