Pietro Rosano

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Pietro Rosano nel 1903

Pietro Rosano (1846 – 1903), politico e avvocato italiano.

Citazioni di Pietro Rosano[modifica]

  • [Nella lettera d'addio alla moglie, prima del suicidio] Sono un uomo onesto e muoio da uomo onesto. Ma da trenta giorni si è rovesciata su di me una tal valanga di accuse che non so resistere più. Perdono ai figli che mi hanno procurato tanti dolori ed ai nemici che mi hanno fatto tanto male. L'avvenire mi renderà giustizia. Perdona anche tu.[1]

Citazioni su Pietro Rosano[modifica]

  • Il 9 novembre del 1903 Napoli e l'Italia furono scosse dalla notizia che un Ministro del Re, fatto segno in quei giorni ad esasperate accuse d'indole morale, si era suicidato nella notte precedente con un colpo di rivoltella alla tempia. Si trattava di Pietro Rosano, grande penalista, deputato di Aversa, già Sottosegretario all'Interno e da una settimana Ministro delle Finanze del nuovo Governo di Giolitti. Anzi in questa recente nomina risiedeva la causa della sua tragica fine. (Cesare Rossi)
  • La fermezza con la quale si uccise mostrò il pregio che Pietro Rosano faceva delle forze morali. Ed è un dovere degli uomini onesti purgarne la memoria dalla macchia che le circostanze esterne del suicidio possono aver gettato su di lui. Si deve dire che egli non fu soltanto un alto intelletto, ma anche un degno galantuomo. (Arturo Labriola)

Note[modifica]

  1. Citato in Cesare Rossi, Personaggi di ieri e di oggi, Casa editrice Ceschina, Milano, 1960, p. 56.

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