Pignasecca
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Citazioni sulla Pignasecca, rione di Napoli
- La Pignasecca è un palcoscenico sul quale si recita costantemente una scena convulsa e frenetica, un microcosmo formicolante di vita, in una coreografia iridescente alternativa di colori, di voci, di offerte: dalle argentate mostre di pesce a quelle variopinte di frutta, dai graveolenti banchi dei «carnacottari» a quelli dorati delle friggitorie, alle verdure allo scatolame, alle botteghe di casalinghi o di ferrarecci, tutto in un disordine pittoresco. Chiunque non sia di questa città non può non rimanere stordito da quei colori troppo forti, quegli odori troppo vivi, quei rumori troppo stridenti, che sono invece per il napoletano esilaranti come un gas misterioso. (Vittorio Gleijeses)
- Poche zone della nostra città sono dense di folklore, quel folklore napoletano a volta a volta esaltato o contestato, secondo i pareri, quanto la Pignasecca. Dopo la sparizione di quel rione detto la Carità, con la Corsea, i Fiorentini ed il vicino Ponte di Tapia,[1] tutte le bottegucce artigiane o di generi alimentari della zona si sono concentrate in questa strada e nella piazza omonima, e del pari sembra vi sia concentrata come in un novello vaso di Pandora tutta la napoletanità. Certo è che questa via popolare con il suo [...] caratteristico mercato, non si potrebbe trovare in un'altra città. (Vittorio Gleijeses)
Note
[modifica]- ↑ Comunemente, ma inesattamente detto di Tappia.
Voci correlate
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