R. A. Lafferty

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R.A. Lafferty, circa 1985

Raphael Aloysius Lafferty (1914 – 2002), autore di fantascienza e fantasy statunitense.

Incipit di alcune opere[modifica]

Golden Gate[modifica]

Avendo sparato a un uomo, e avendolo ammazzato, avete in una certa misura chiarito il vostro atteggiamento verso di lui. Avere dato una risposta definita a un problema definito. Nel bene e nel male, avete agito in maniera decisiva.
In un certo senso, la mossa successiva sta a lui.[1]

L'Equazione del Giorno del Giudizio[modifica]

Il mondo abitato dagli uomini, secondo le ipotesi matematiche più accreditate (o comunque più moderne) è un'ellisse cinetica tridimensionale con tre fuochi invece di due, ed è questo il suo punto debole.[2]

La banda di Barnaby Sheen[modifica]

«Questa è davvero strana», disse Barnaby Sheen, «uno degli articoli più richiesti ultimamente nei pornoshop, non solo di questo paese, ma in tutto il mondo, è la Grammatica tibetana di A. Csoma de Koeres.[1]

Sei miliardi di imbecilli[modifica]

Era praticamente l'ultimo.
L'ultimo di cosa? Dei grandi individualisti? Dei grandi geni. No. No. Era l'ultimo dei ritardati mentali.[1]

Note[modifica]

  1. a b c Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
  2. Citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993.

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