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Rallye Monte-Carlo 1984

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Un'Audi quattro simile a quella dell'equipaggio Röhrl-Geistdörfer vincitore del Rallye Monte-Carlo 1984

Citazioni sul Rallye Monte-Carlo 1984.

  • [«Nel 1984 portò all'Audi la prima vittoria al Rally di Montecarlo, la quarta per lei, e sempre con auto diverse, un record»] Purtroppo non ho avuto fortuna con il direttore sportivo Roland Gumpert che non mi dava le stesse gomme che dava a Blomqvist e Mikkola. È paradossale che i problemi maggiori della mia carriera li abbia avuti con una Casa tedesca. Probabilmente volevano farmi pagare il conto dei campionati del mondo che avevo vinto per la concorrenza negli anni precedenti. A Montecarlo 1984 partii con il numero 1, Blomqvist con il 7, Mikkola con il 12, mi pare. Mi assicurarono che avevamo tutti e tre le stesse gomme. Invece le mie erano diverse da quelle dei miei due compagni [...] Nelle prime due prove speciali del "Monte" beccai distacchi abissali: 38 secondi alla prima PS e un minuto e mezzo nella seconda. Ero letteralmente a terra, molto demoralizzato. Ma fui fortunato perché un mio caro amico mi venne a trovare al punto di assistenza e mi disse che mi aveva visto passare in prova e si era entusiasmato. "Sei sempre il più grande Walter". Io ripresi fiducia e affrontai un meccanico Audi. Andai da lui perché mi sembrava più sincero degli altri e gli dissi "Voglio la verità". E lui dopo molte titubanze mi raccontò che Gumpert aveva ordinato di montare sulle altre Audi ufficiali, che partivano dopo di me, pneumatici diversi da quelli che avevano montato sulla mia. Lo facevano non appena ero partito, così non potevo neppure accorgermene, avendo il numero 1. [«Chi volevano favorire?»] Credo soprattutto non volessero favorire me. [«Come andò a finire?»] Feci una scenata magistrale. Andai dai dirigenti Audi e dissi chiaramente che del titolo non mi importava granché e quello potevano farlo vincere a chi volevano, ma il Monte lo volevo io. [«E loro?»] Montarono le gomme giuste e in ogni prova speciale iniziai a guadagnare prima un minuto e poi un minuto e mezzo sui miei diretti avversari, a parità di macchina e di gomme. La gara la vinsi io. E serbo ancora oggi molta amarezza per quella condotta davvero poco trasparente. (Walter Röhrl)

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