Riccardo Trevisani
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Riccardo Trevisani (1979 – vivente), giornalista, commentatore televisivo, conduttore televisivo e telecronista sportivo italiano.
Citazioni di Riccardo Trevisani
[modifica]Federico Corona, quattrotretre.it, 3 luglio 2020.
- È straniante guardare una partita in questo clima surreale, ma anche, in un certo senso, suggestivo. Si ha accesso a tutto ciò che la presenza di un pubblico rende impenetrabile. È come violare l'intimità del grande calcio, sfondare la sua quarta parete. A questo spettacolo privato che è il calcio al tempo di Covid, partecipa una voce esterna, quella del telecronista. Ha un compito duplice e inusuale: inserirsi senza stonare in questo campionario di suoni nuovi e tradurli in un evento appassionante.
- Il tifoso alla stadio è vitale. Sì, vitale è la parola giusta. E il fatto che in queste prime partite siano pochissime le squadre che hanno vinto in casa non è casuale.
- Per me è il trasporto è alla base di tutto, il senso del mio mestiere sta lì. Trasmettere alla gente quello che vivo in cronaca è determinante. Poi capisco che c'è chi preferisce lo stile asciutto alla Nicolò Carosio, però io godo dello spettacolo delle partite e cerco di condividerlo con lo spettatore. Non si può piacere a tutti e lo sappiamo, ma sono sicuro che quelli a cui piace il mio stile si divertono molto.
Intervista di Massimo Galanto, tvblog.it, 16 settembre 2023.
- [«Dopo due stagioni di televisione generalista, cos'è cambiato per lei?»] È cambiato il mio modo di parlare, Ora è più fruibile e più semplice. Prima sulla pay tv facevo una telecronaca molto tecnica, per persone competenti. Adesso invece parlo a un numero di persone che possono essere anche non appassionate o esperte di calcio; insomma, ho smesso di parlare in "calcistichese", anzi direi in "covercianese".
- [...] quando sento Flavio Tranquillo capisco che è troppo più bravo, è troppo più competente.
- [«Oggi Dazn sperimenterà la telecronaca a tre voci per Inter-Milan. Cosa ne pensa?»] Preferisco in generale la telecronaca a due. Poi, one shot, si può fare, ci mancherebbe. Non mi piace abituare il pubblico ad avere un rappresentante della propria squadra. Uno può aver giocato/allenato dove vuole, ma ora fa il commentatore e automaticamente per me è in buona fede. Che sia Ambrosini a commentare l'Inter o Bergomi a commentare il Milan.
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