Rinaldo Fulin

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Rinaldo Fulin o Folin (1834 – 1884), storico italiano.

Citazioni su Rinaldo Fulin[modifica]

  • Quantunque i molteplici lavori mandati a compimento dal Fulin dimostrassero quanto varia, erudita profonda fosse la sua coltura nella storia patria, pure è a deplorarsi, che ossia per le sue molteplici occupazioni, o per la sua logorata salute, non abbia dato al suo paese, un lavoro di gran mole, che avesse potuto abbracciare, tutto il passato di Venezia.
    La valentia del Fulin, la potenza del suo ingegno, e la sua memoria di ferro, erano argomenti per poter attendersi da esso, assai di più di quello che ha fatto. (Filippo Nani Mocenigo)
  • Una dote speciale, tutta sua di cui andava fornito il Fulin, si era una abbondanza di eloquio, meravigliosa, che unita a un certo modo di esporre casalingo e alla portata di tutti, con fioriture, di aneddoti, di descrizioni di tempi e di costumi, riusciva di una evidenza singolare. (Filippo Nani Mocenigo)

Giuseppe Biadego[modifica]

  • Il Fulin ne' suoi studi non esce di Venezia. Chi vorrà per questo accusarlo di municipalismo? Non uno, ma molti uomini del valore di Rinaldo Fulin ci vorrebbero a Venezia, perché la storia della gloriosa Repubblica venisse ampiamente e in tutte le sue parti narrata e illustrata come merita.
  • Raro ingegno, sorprendente attività, acutezza somma nella interpretazione dei documenti storici, eleganza e calore nella ricostruzione esatta, imparziale del passato, ecco i pregi singolarissimi dello scrittore che Venezia e l'Italia hanno perduto. Ma lo scrittore non è tutto l'uomo ; e chi ne discorrerà diffusamente dirà anche, che come grande aveva l'ingegno, così avea buono, modesto e mite l'animo. Non mite per altro a segno da soffrire tacendo le ingiurie e le accuse non meritate che ci venivano spesso d'oltr'alpe. In un fascicolo della Historische Zeitschrift pubblicata per cura di E. Sybel[1], comparve un articolo, in cui, notandosi di trascurata e manchevole una pubblicazione fiorentina, si conclude ch'è fatta alla maniera italiana. Il Fulin, dinanzi a questa asserzione, che avvolgeva nella condanna tutto un paese, non credette onesto il silenzio, e respinse sdegnosamente, con l'autorità che gli dava il suo nome, l'insolente accusa. E mentre si dichiarava disposto a riconoscere i meriti degli studiosi stranieri, e particolarmente dei tedeschi, non si tenne dall'esclamare, che se è molto il sapere dei nostri vicini del settentrione, «è molta anche in alcuni la presunzione, e si potrebbe anche dire leggerezza, con cui, a malgrado della grave soma d'erudizione che portano, trattano qualche volta le cose nostre».
  • Rinaldo Fulin fu un appassionato e profondo ricercatore del passato, fu un grande erudito. Basta, per convincersene, dare una rapida occhiata ai suoi scritti. Nei quali trovi quel che raramente incontri in uno scrittore di storia, cioè una grande esattezza di ricerche ed una forma facile ed elegante. Egli aveva l'arte di sapere scrivere di erudizione, senza stancar mai, senza affastellar notizie intralcianti la lucidità della narrazione; egli sapeva dire tutto ciò che gli premeva, senza darsi l'aria di voler mettersi in mostra e far vedere quanto copiosa ed estesa fosse la sua dottrina.

Note[modifica]

  1. Heinrich von Sybel (1817-1895), storico tedesco.

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