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Riviera di Ponente

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Un tratto della riviera di Ponente

Citazioni sulla riviera di Ponente.

  • Dobbiamo per onore di giustizia far rilevare che la Riviera di Ponente è veramente da consigliare a uomini, donne e bambini bisognosi di riposo. (Erika e Klaus Mann)
  • Oltrepassammo Freius, Saint-Raphaël: il treno correva attraverso quel giardino, quel paradiso delle rose, quei boschi d'aranci e limoni in fiore che portano insieme le bianche zàgare e i frutti dorati, attraverso quel regno dei profumi, patria dei fiori: la meravigliosa riviera che si stende tra Marsiglia e Genova.
    Bisogna percorrerla di giugno questa costa sulla quale crescono, liberi e selvaggi, nelle strette vallicelle, sui pendii delle colline, i fiori più belli. E continuamente si vedono rose: campi, distese, siepi, boschetti di rose. S'arrampicano sui muri, sbocciano sui tetti, salgono sugli alberi, esplodono in mezzo alle foglie: bianche, rosse, gialle, piccole o grandissime, esili, con un vestitino unito e semplice, oppure carnose, abbigliate pesantemente e splendidamente.
    Il loro respiro possente e continuo rende l'aria più densa, saporosa e illanguidente. Quel profumo ancor più penetrante di quello dei fiori d'arancio raddolcisce l'aria ed è una festa per l'odorato.
    La gran costa di rocce brune si distende, bagnata dall'immobile Mediterraneo. Il pesante sole estivo si riversa in pioggia infuocata sulle montagne, sulle lunghe spiagge, sul mare d'un color turchino intenso e come solido. Il treno corre sempre, penetra nelle gallerie per traversare i promontori, striscia sulle ondulazioni delle colline, passa sull'acqua, su ripide scarpate; ed un dolce, vago odore salso, di alghe secche, si mischia a tratti al forte e sconvolgente odore dei fiori. (Guy de Maupassant)
  • Si può dire qualcosa di nuovo sulla costa tra Genova e Bordighera? Non ci sono già state troppe penne a descrivere il magnifico panorama di baie e promontori, verdi vallate, cime innevate, torri antiche, città ammassate, aranceti e pendii di ulivi rivelati in rapidi scorci tra i tunnel della linea del Mediterraneo?
    Ma il mare ha vari umori – umori di oscurità, di languore, di furiosa bufera, non è sempre vibrante e scintillante come in questa brillante e ventilata giornata di aprile, quando i fondali turchesi e gli abissi color zaffiro sono orlati da frangenti bianchi in ogni baia, e pennacchi di spruzzi danzano su nere rocce frastagliate. Tutto è così felice, non ce la si può prendere nemmeno con le gallerie. È allettante, forse, tuffarsi attraverso le scogliere ed essere trascinati da un paradiso terrestre in abissi di oscurità e fumo. (Linda Villari)

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