Roberto Scarpinato
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Roberto Scarpinato (1952 – vivente), magistrato italiano.
Intervista di Gianni Barbacetto, Il Fatto Quotidiano; riportato in Giannibarbacetto.it, 18 novembre 2017.
- La morte di un capo assoluto e carismatico come Totò Riina determina certamente un cambio d'epoca per Cosa nostra.
- In questi anni è completamente cambiato l'habitat sociale, economico e politico in cui operava la mafia nella Prima Repubblica.
- [Su Totò Riina] È rimasto in questi anni il capo assoluto di Cosa nostra, ma non aveva la flessibilità e la capacità di adattamento alle nuove condizioni.
- Riina, come Badalamenti, come Provenzano, è stato protagonista non soltanto delle vicende di mafia trattate nei processi, ma anche di quello che Giovanni Falcone chiamava "il Gioco Grande". Cioè di quella parte della storia del potere che è stata giocata nel fuoriscena, attraverso atti violenti come stragi e omicidi eseguiti da mafiosi, ma non nell'esclusivo interesse della mafia: come l'omicidio di Carlo Alberto Dalla Chiesa.
- Per Riina il codice dell'omertà restava una regola inderogabile e una prova della sua forza di carattere dimostrativa della sua statura di capo.
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