Roberto Valturio

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Illustrazione da De Re Militari

Roberto Valturio (1405 – 1475), storico italiano.

Incipit di De re militari[modifica]

Credo certamente ne a mi e occulto o glorioso e inclyto capitano Sygismondo Pandolpho tanta esser di nostri tempi la inuidia malignita et peruersita che molti questa mia opera morderanno perch io nel numero habondantissimo di scriptori latini et greci quali accuratamente i precepti e gli ordini di l'arte militare hanno scripto cosi temerariamente habia ardito di tanta cosa farmi parola. Ma prima ch'io renda rasone del mio ardir et condescenda a l'opera preposta una squadra di reprehensori ordinero. Fra questori adoncha che la mia opera legeranno so che serà una noua et strania generation di homini quali non solamente a mi sonno fastidiosi, ma a quelli antichi sonno importuni; a quali mai alchuna cosa non si puo far cum tanto ordine che non para sia facta sencia alchuno modo cum quali se incommencerai a parlare hanno in fastidio tutte le sue cose benche gli soi scirtti non ardiscanno dar fori ne mai stianno inconstanti in un proposito e uiuanno a modo di pecore.

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