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Roger Olmos

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Roger Olmos nel 2014

Roger Olmos (1975 – vivente), illustratore spagnolo.

Citazioni di Roger Olmos

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Intervista di Patrizia Muzzi, cn24tv.it, 30 dicembre 2017

  • Amo gli animali da sempre, fin da piccolo non ho mai pensato di fargli del male. [...] Ricordo di avere assistito a una mattanza di maiali davanti a casa mia quando avevo cinque o sei anni, ne rimasi profondamente colpito. Ma non ho mai associato la carne che avevo nel mio piatto o le scarpe di pelle che indossavo a queste cose (la pubblicità fa benissimo il suo dovere). Circa nove anni fa, la mia compagna, che era da qualche tempo vegetariana, mi mostrò un documentario intitolato Earthlings [...]. Non l’ho finito, non riuscivo a smettere di piangere, e molte di quelle immagini sono rimaste impresse nella memoria. Il giorno seguente ho deciso di diventare vegetariano, e nell’arco di una settimana, la mia compagna ed io, siamo diventati vegani. Ho capito che diversamente non sarei stato coerente con me stesso.
  • È semplicemente una questione di buon senso, una questione di smettere di essere egoista con sé e con gli altri. Al momento, se le nostre abitudini alimentari fossero radicalmente diverse, ci sarebbe cibo per TUTTI, e questo non lo dico io: è più che provato e studiato. Oggi si dedicano delle risorse molto costose per il pianeta e di grande valore per l'umanità e per il resto degli esseri, a soddisfare le sole esigenze alimentari di una minoranza sovralimentata, mentre più della metà del mondo sta morendo di fame. Non è sostenibile né giusto. Ma la gente preferisce ancora mangiare una merda di hot dog piena di schifezze solamente per il gusto. Tutto ciò è ridicolo.
  • Da quando è arrivato Internet sono state rivelate molte realtà che non avevamo mai visto in televisione. Il numero di persone che hanno abbandonato il consumo di carne e derivati ​​è cresciuto in modo esponenziale. Sempre più gruppi di azione, comitati o associazioni sono nate a favore della liberazione degli animali. Ma c’è ancora molto da fare.

Intervista di Lorenzo Barberis, lospaziobianco.it, 18 giugno 2018

  • Il modo di disegnare i personaggi è sempre in constante evoluzione: più vai avanti e migliori la tecnica, più ti rendi conto di essere capace di trovare aspetti diversi per rappresentare ogni tipo di espressione e comportamento psicologico. Sperimentando diverse tecniche, poi, se ne possono trovare alcune che permettono di creare facilmente texture per differenziare atmosfere e giochi di luci e ombre. Come maturare è importante nella propria vita personale, così è ugualmente importante nei confronti del proprio linguaggio e quando si crea un’illustrazione. Una situazione insignificante può diventare una bellissima poesia visiva in base al modo in cui la rappresenti.
  • [...] il veganismo è la diretta conseguenza del mio impegno a favore dei diritti degli animali. Per me, difendere e proteggere gli animali significa non mangiarli, non usarli come vestiti, non usare prodotti testati su di loro, non pagare altri che vogliono farli vedere nelle gabbie, ecc.. È come uno che lavora in una ONG che protegge i diritti dei bambini nei paesi poveri: non comprerebbe mai prodotti fatti da bambini in condizioni di schiavitù, no? È questione di essere coerenti con se stessi, le due cose non si possono separare.
  • Senzaparole nasce dalla consapevolezza che tutte le immagini informative riguardanti prodotti o divertimenti in cui sono coinvolti gli animali sono molto crude. Ma la gente che normalmente non ha troppa empatia per gli animali si rifiuta di vederle. Sono immagini estremamente scioccanti anche per i bambini, così ho deciso di usare il linguaggio muto dell’illustrazione per mostrare, in modo "poetico", una realtà meno scioccante ma altrettanto dura. Una realtà che si nasconde dietro alle cose e su cui le persone non si sono mai soffermate, perché chi di dovere non ha mai spiegato loro la realtà e, anzi, ha continuato a mentire, mentire, mentire.

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