Romano Fenati

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Romano Fenati (2013)

Romano Fenati (1996 – vivente), pilota motociclistico italiano.

Citazioni di Romano Fenati[modifica]

  • [«Quando hai fatto la tua prima impennata?»] A due anni, ma era una bicicletta![1]
  • Corro da quando ho quattro anni per passione. Mi piace spingermi oltre il limite, sempre. Cerco la sfida, di misurarmi con la velocità in qualsiasi cosa, a motore o no. Per me è nato tutto per gioco ed è rimasto un gioco. Perché se lo vedo come un lavoro è stressante. Preferisco prenderlo alla leggera, per quanto posso.[2]
  • [...] "Fenati se la tira" non fa proprio parte del mio dna, te lo posso assicurare. Dal venerdì, nel paddock, si inizia ad assaporare il clima gara e, fino alla domenica, è un crescendo di tensione e adrenalina, io almeno lo vivo cosí. In tutta onestà, preferisco stare tra i bulloni e l'odore dell'olio del motore ma capisco che dall'altra parte del televisore ci sono tanti appassionati che vogliono vedere e sentire i protagonisti. Penso di essermi reso sempre disponibile per interviste, foto, ecc. Se a qualcuno ho detto no semplicemente non era il momento giusto, ma non certo perché me la tiro.[3]
  • [«Lei è famoso per avere un carattere sanguigno»] Non esiste chi riesce sempre a mantenere la calma, chi non fa mai qualcosa di stupido, sarebbe un super buono. E se così fosse, non avrei corso in motocicletta ma sarei entrato nel clero.[4]
  • [«Cosa sono per te le corse?»] Sono la normalità, ho bisogno di questo. È da quando ho quattro anni che lo faccio, è la mia vita. È come respirare, camminare. Devo andare in moto, o comunque stare su un mezzo a motore, smontare, rimontare...[5]
  • [Sugli eventi seguenti la "pinzata" nel Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini 2018] Sono stato sentito in direzione gara, con Manzi, e tutto sembrava tranquillo. Ci siamo spiegati e stretti la mano, ho chiesto scusa perché il mio, a differenza dei suoi, è stato un gesto plateale. Ho preso due gare di squalifica, che nel calcio sono poche ma nelle moto sono tantissime. Pensavo fosse finita lì. [«E poi cosa è accaduto?»] Che tutto il resto, dal togliermi la licenza al licenziamento, come in un domino lo hanno scatenato i social. Sono una Corte vera e propria, che ha emesso un giudizio molto più velocemente dei tribunali normali e mi ha condannato senza appello. Mi avevano già costruito la bara. [...] Ammetto le mie colpe, con l'attenuante dell'adrenalina, ma chi minaccia di morte dal divano non ha adrenalina. Era diventato di moda insultarmi.[2]

Note[modifica]

  1. Da un'intervista a Sky; citato in Duccio Fumero, Intervista Romano Fenati "Un titolo mondiale? No, ne voglio vincere di più", Motoblog.it, 7 maggio 2014.
  2. a b Dall'intervista di Gabriele Micalizzi, In pista nessuno è un santo, SportWeek nº 6 (923), 9 febbraio 2019, pp. 42-47.
  3. Da Intervista a Romano Fenati - Tra passato e futuro, Motoemozione.it.
  4. Dall'intervista di Paolo Ianieri, Fenati: "Ho perso la testa ma non volevo fargli male. Futuro? Finisco gli studi", Gazzetta.it, 11 settembre 2018.
  5. Da Moto3, intervista a Romano Fenati: "Il Mugello è la gara più spettacolare al mondo", Insella.it, 22 maggio 2017.

Altri progetti[modifica]