Rosamaria Montibeller

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Rosamaria Montibeller (2022)

Rosamaria Montibeller (1994 – vivente), pallavolista brasiliana.

Citazioni di Rosamaria Montibeller[modifica]

  • Considerando la storia e la forza del campionato, giocare in Italia è sempre stato uno dei miei obbiettivi professionali, è qualcosa che voglio da quando ero adolescente. Quando ho potuto ho sempre seguito il campionato italiano, è una lega forte con giocatrici differenti, provenienti da diversi paesi, questa credo che sia la ragione per cui è uno dei campionati più importanti al mondo.[1]
  • Da quando sono in Italia non ho mai visto una partita scontata. A volte certi pronostici non sono stati rispettati e ho visto anche squadre favorite sulla carta fare poi un'enorme fatica per uscire indenni o addirittura sconfitte da una gara. Nel campionato italiano tutto può succedere [...][2]
  • Ho scelto di arrivare in Italia e rigiocare nel ruolo di opposto e anche questa è stata una bella sfida visto che negli ultimi anni in Brasile ero schiacciatrice e ci voleva un bel coraggio a lasciare il Paese e affrontare un campionato diverso in un ruolo che non praticavo da un po'. Ero consapevole delle difficoltà iniziali ma mi sono voluta prendere questa responsabilità e ho affrontato tutto con il piglio giusto. Ho cominciato a giocare, con il passare delle partite ho riscoperto questa posizione e con il fatto che ricevevo tanti palloni e la squadra contava su di me, la mia autostima è sempre più aumentata e ho capito che potevo dire la mia anche in Italia.[2]

Rosamaria Montibeller: "Grazie all'aiuto professionale di Lavarini ho superato la depressione"

Dall'intervista di Paolo Favero a terra.com.br; citato in ivolleymagazine.it, 19 febbraio 2022.

  • [«Hai uno stretto rapporto con la cultura italiana, grazie a Nova Trento, la tua città in Brasile. Le cose [in Italia] sono simili a ciò che ricordi della tua infanzia e dei tuoi nonni?»] Sono cresciuto in una cultura italiana, ma è la quinta generazione già mista a brasiliani. È molto simile il modo in cui le persone parlano, anche il cibo. Non mi sono mai sentito davvero uno straniero, anche perché sapevo parlare la lingua. Sembra di essermi trasferito da una città all'altra, non da un paese all'altro. Hanno anche gli stessi colori della mia città, quindi è stato tutto facile.
  • [«Hai avuto la depressione nel 2017 e hai passato due anni cercando di uscirne. Com'è stato quel processo?»] È iniziato alla fine del 2017 e ho trascorso quasi tutto l'anno 2018 a curare e combattere la malattia. È difficile spiegare da dove viene, come viene... [...] Inoltre non sapevo cosa stesse succedendo. Sono andato a cercare aiuto, sapevo che quel comportamento non era mio. Sono tornato e ho ricevuto un aiuto professionale. Sono stati mesi di lotta e grazie a Dio tutto ha funzionato. La terapia è molto importante. Fu in quel momento che decisi di fare dei cambiamenti nella mia vita.
  • [«Sei sempre stata considerata una bellissima giocatrice e spesso il tuo talento è passato in secondo piano. Come l'hai gestito?»] Non ha mai influenzato il mio lavoro. Questo è divertente perché spesso lo vedono come un problema. Non ho mai pensato che fosse giusto che le persone misurino il mio lavoro in base alla bellezza e non in base a ciò che ho fatto in campo. Ma trovarmi bella, seguirmi, non mi ha mai infastidito. Le persone limitano molto. Non sono solo un giocatore di pallavolo, sono anche una persona. E lo vedo come un complimento che molte persone pensino che io sia così.

Note[modifica]

  1. Citato in Rosamaria: "Perugia scelta importante per me, è una città che ama la pallavolo", wealthplanet.it, 15 luglio 2019.
  2. a b Da Alberto Battimo, L'intervista a Rosamaria Montibeller, vanovarava.it.

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