Rose Villain
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Rose Villain, pseudonimo di Rosa Luini (1989 – vivente), cantautrice e rapper italiana.
Citazioni di Rose Villain
[modifica] Citazioni in ordine temporale.
- Io vivo a New York che non è proprio l'America, è più il centro del mondo. Ha un'apertura e un'internazionalità che se la sognano nel resto degli Stati Uniti.[1]
- Ho lasciato il Paese delle zero opportunità musicali [l'Italia], lo dico senza problemi. Se si vuole fare qualcosa di contemporaneo e originale nel pop non si può partire da un Paese musicalmente medievale.[1]
- Ogni esperienza mi è servita a imparare come funziona il mondo della musica, ogni "porta in faccia" e ogni cosa positiva mi ha reso l'artista che sono oggi e le mie canzoni si sono evolute grazie a quello che è successo.[2]
- Le alternative vegane a carne e formaggio sono arrivate ad un livello tale che non capisco perché ci si ostini a sbudellare animaletti che, potendo scegliere, lotterebbero per vivere. Una vita di inferno per 6/7 minuti di piacere nostro. Siamo pazziiiii.[3]
- Ho studiato tutti gli strumenti, ma i miei insegnanti mi hanno incoraggiato nella scrittura. Era quello il mio talento.[4]
- Normalmente mi vesto da maschiaccio, jeans, maglioni e sneakers, sono molto timida e non mi piace essere al centro dell'attenzione, ma quando salgo sul palco c'è uno switch, divento estrosa. Per me l'arte sono la musica, le parole, la voce. È questa la premessa, il vestito o il trucco servono per comunicarla di più, per amplificarla.[4]
- Sono sempre in prima linea sui diritti delle donne e sono anche femminista. Secondo me ci deve essere spazio anche per una persona, una donna che sia anche femminista [...] e anche non in linea con quello che vorrebbe essere. Combattiamo per i diritti e la parità dei sessi ed effettivamente siamo le prime, in una società millenaria, ad essere succubi di noi stesse e soprattutto tra di noi. [«Sgomberiamo il campo dagli equivoci...»] Quello che voglio dire è che ci deve essere spazio anche per una donna non perfetta. Naturalmente vorrei tanto che il mondo fosse migliore, ma io stessa sono imperfetta e lo stesso succede nel rapporto tra uomo e donna.[5]
- [«Che percezione hai delle donne della musica italiana?»] Vedo che, come già è successo in America, ci sono colleghe cazzute e forti. Ci siamo riprese la nostra fisicità, ci siamo spogliate e siamo padrone di noi stesse.[5]
Francesca Zaccagnini, vanityfair.it, 27 aprile 2020.
- Non avrei mai pensato di fare un disco in italiano perché i miei riferimenti sono sempre stati americani e in generale ho sempre ascoltato musica straniera, a parte i grandi tipo Battisti. Ho l'impressione che il pop italiano sia diventato un po' "cheesy" nei testi e scrivere in inglese mi faceva sentire più libera di esprimermi. Invece adesso mi rendo conto che le cose che sto scrivendo in italiano sono quelle che mi piacciono di più tra tutte quelle che ho scritto. [...] E facendolo mi ha molto preso, perché mi piace molto sperimentare e qui avevo ampio spazio dato che ho dovuto ricominciare da zero sia per scrivere che per cantare: il suono è completamente diverso.
- [«Ma come nasce il tuo nome?»] Quando sono arrivata a New York ho iniziato a suonare con una band di musicisti bravissimi che però erano degli sfigati clamorosi, sai proprio lo stereotipo del loser americano. Allora per dare loro un po' di coolness gli avevo affibbiato un cognome inventato, tipo come i Ramones: ci chiamavamo The Villains e loro erano Ryan Villain, Anthony Villain, tutti così. Io ero Rose Villain, e poi me lo sono tenuto.
- Per me il look è un altro modo per esprimere me stessa: cambio colore di capelli e modo di vestire massimo ogni sei mesi, mi piace farmi notare e colpire le persone, uso gli abiti come se fossero un travestimento. Infatti la mia festa preferità è Halloween!
- [«L'anno scorso sei diventata vegetariana: ci racconti questa scelta?»] Era da un po' che volevo cambiare la mia alimentazione: purtroppo mia mamma è mancata molto giovane a causa di un tumore ed è una malattia ricorrente nella mia famiglia, quindi ho letto molto sulla nutrizione e già avevo intenzione di eliminare la carne rossa che si dice che sia un po' cancerogena. Solo che sono molto golosa e alla fine, nonostante fosse una scelta giusta per la mia salute, l'idea di rinunciare a un piatto di carbonara mi faceva sempre desistere. Per arrivare a decidere di fare per questo cambiamento mi sono dovuta concentrare sugli animali e sull'ambiente: ho visto una serie di documentari che mi hanno veramente scossa e che quindi mi hanno dato quella spinta che mi serviva. È stata una delle scelte migliori che abbia fatto, sia in termini fisici, perché il mio corpo e la mia pelle sono cambiati e davvero mi sento benissimo, e poi in termini morali perché sento che sto facendo una cosa bella, una cosa giusta.
Intervista di Marta Blumi Tripodi, rollingstone.it, 10 maggio 2020.
- Sono una persona molto solare, ma nella mia arte c'è questa vena un po' oscura che prende il sopravvento: di solito nella vita di tutti i giorni tendo a sopprimerla.
- Quando ho iniziato a scrivere, mi è venuto spontaneo puntare sulla musica urban. Amo molto i contrasti, nel sound e nell'immagine, ed è un genere che si presta molto bene a tutto questo.
- Venire in America mi ha aiutato a fare un salto di qualità: ho dovuto per forza alzare il livello, perché altrimenti non sarei riuscita a farmi prendere sul serio da nessuno, qui.
- [...] scrivendo in italiano mi sono usciti alcuni tra i miei pezzi preferiti di sempre. Non è stato facile, però: è più faticoso risultare credibili nella propria lingua, e di fatto ho dovuto reimparare a cantare, perché l'italiano è pieno di vocali aperte, e quindi l'impostazione della voce è completamente diversa rispetto all'inglese.
Intervista di Vincenzo Nasto (a cura di), music.fanpage.it, 28 febbraio 2023.
- [...] essere degli artisti significa anche sapere che nei prossimi mesi non sai cosa scriverai: da una parte affascinante, dall'altra ti spaventa.
- Io sono una cantante, anche una brava cantante. Ammetto che in passato ho lasciato da parte questa cosa per la comunicazione e lo stile.
- Sono sempre stata scettica con il Festival di Sanremo, principalmente per la questione competizione e televoto. La musica non dovrebbe essere "televotata". Però [...] è [...] una super vetrina e mi ha permesso di conoscere giovani artisti. Quindi, perché no?
Intervista di Claudio Biazzetti, rollingstone.it, 6 febbraio 2025.
- [...] io in generale non sono tanto tesa quando salgo sul palco. Mi piace troppo. Mi viene un'adrenalina pazzesca. Hai presente quel dobermann che devi contenere dentro di te e poi puoi finalmente slegarlo? [«L'adrenalina non rischia di farti steccare qualche nota?»] Steccare no, mai. Verboten. Sono una pro, non è contemplabile steccare. Al limite l'adrenalina ti fa gestire meno la vocalità, la precisione.
- Di base lavoro sempre con mio marito perché c'è un'intesa musicale incredibile. Io dico qualcosa e lui sa esattamente come tradurre le mie parole in musica. Però sappiamo anche che, ogni tanto, qualche mano in più dall'esterno può solo giovare al pezzo. È bellissimo però quello che abbiamo. [«Non vi mandate mai a fanculo in studio?»] Sì, hai voglia. Più in studio che fuori, in realtà. Perché siamo entrambi molto precisini ed esigenti l'uno con l'altra. Sappiamo ciò che l'altro è in grado di fare e dove può arrivare. Quindi ci continuiamo a provocare per far uscire il meglio. Solo che io la soffro di brutto. Da moglie rimango incazzata. Lui: «Ma no, ma quello è lavoro». Solo che io esco dallo studio che mi girano ancora i coglioni. Però è bello condividere gioie e dolori.
- Non mi piace molto parlare di successi. Li chiamo passettini. Sono soddisfazioni che ti prendi pian pianino. Però io ambisco alla Luna, ma non ci voglio arrivare subito. Se arrivo subito alla Luna che cazzo faccio? Devo ambire a Saturno, che è una bella menata.
- [...] alla fine sono pop nel senso più generale del termine: voglio fare punk, voglio fare grunge, voglio fare rap senza farmi troppe pare, però alla fine la mia indole è sempre quella di arrivare a più persone possibili.
Citazioni non datate
[modifica]- Quando sono in fase di scrittura non ascolto mai musica. Voglio che venga tutto dall'istinto.[6]
Note
[modifica]- ↑ a b Da Intervista a Rose Villain, distopic.it, 13 ottobre 2016.
- ↑ Dall'intervista di Ilaria De Battista, Rose Villain, mezzo angelo, mezzo diavolo, essemagazine.it, 23 maggio 2020.
- ↑ Da un post sul profilo ufficiale twitter.com, 10 maggio 2021.
- ↑ a b Dall'intervista di Silvia Frau, Il mondo di Rose Villain, lofficielitalia.com, 4 ottobre 2021.
- ↑ a b Dall'intervista di Andrea Conti, Sanremo 2024, Rose Villain: "Noi 'donne della musica' ci siamo riprese la nostra fisicità, ci siamo spogliate e siamo padrone di noi stesse", ilfattoquotidiano.it, 20 gennaio 2024.
- ↑ Dall'intervista di Emanuele D'Angelo, Quattro chiacchiere con Rose Villain, collater.al.
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