Rossella Fiamingo
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Rossella Fiamingo (1991 – vivente), schermitrice italiana.
Citazioni di Rossella Fiamingo
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Posso dirlo? Me ne frego
Intervista di Elisabetta Esposito, SportWeek nº 15 (1036), 10 aprile 2021, pp. 42-49.
- Una delle cose che mi rende più orgogliosa è essere riuscita a vincere senza spostarmi nelle grandi città come Roma o Milano. Per me era importante rimanere a casa e crescere con il mio maestro, Gianni Sperlinga. Mi ha fatto nascere e siamo arrivati a grandi risultati insieme. E poi sono legatissima a Catania, al clima, al territorio. Mi piace andare al mare, salire sull'Etna e quando sono fuori anche per una settimana mi manca subito tutto.
- [«Quando è nata la passione per la scherma?»] Il mio primo contatto è stato a 7 anni con un fioretto di plastica. Ricordo bene il momento in cui ho conosciuto il mio maestro: mi insegnò a fare il saluto e alcune regole. Già con questo riuscì a conquistarmi. [«Con le regole?»] Le ho sempre amate.
- [«[...] che cosa l'ha fatta innamorare della scherma?»] Il fatto che sia uno sport elegante e che non ci fosse una giuria. Io prima facevo ginnastica ritmica e venivo giudicata con dei voti. Mi pesava. Nella scherma invece, e nella spada specialmente, se tocchi hai ragione e nessuno può metterci bocca.
- [...] la differenza la faccio con la testa: "leggo" tanto l'incontro, capisco sempre un po' prima quello che sta succedendo. C'è chi è più istintivo e chi più riflessivo, io appartengo alla seconda categoria.
- [«Timida?»] Lo sono molto. Solo nella scherma riesco a superarla, perché la maschera diventa il mio schermo di protezione. Con la maschera addosso potrei fare qualsiasi cosa!
- Sono disordinata, testarda, troppo sensibile e un po' vendicativa... È meglio non mettersi contro di me. Ho gli occhi dolci, ma quando mi fanno arrabbiare sono tremenda. Non urlo, ma in silenzio so fare ancora più male.
«Grazie a Diletta Leotta ho capito cos'è l'amicizia. Paltrinieri non è geloso»
Intervista di Flavio Vanetti, Corriere della Sera, 1º ottobre 2022.
- Il compleanno di Diletta è l'evento estivo dell'anno, stavolta era in Sardegna: nessuna delle amiche strette se lo perde; ed è come la festa di Sant'Agata, che dura non un giorno ma qualche giorno. Cominciamo a fare gli auguri a Diletta il 14 agosto, poi arriva il 16, giorno del compleanno, e si è ancora lì a festeggiare.
- Le mamme mi usano come esempio perché mi sono laureata in dietistica, suono il piano, tiro di scherma. Dicono che sono da imitare, ma a me non va tanto: magari finisce che una ragazza mi odia. Non sono la "perfettina" della situazione: ho i miei difetti, a cominciare dall'essere superdisordinata.
- Non mi reputo una gran bellezza: sono una ragazza normale, anche se curata e femminile. Forse prima nom accettavo i difetti, però da quando ho imparato ad assecondare imperfezioni e limiti mi sono staccata da certi stereotipi della bellezza. E mi sono vista migliore.
- [Sul suo fidanzato Gregorio Paltrinieri] È un lavoratore, è un calcolatore come me, perfino più ambizioso. Viviamo di stimoli, confronti e condivisioni: ci spingiamo e ci aiutiamo a vicenda; ci capiamo al volo, ci siamo trovati sia sul piano umano che su quello sportivo.
- Da siciliana, sono gelosa se non mi sento amata. Ma per ora sono al centro dell'attenzione e sono trattata come vorrei. Gregorio non è geloso, ma se lo è non lo dà a vedere.
- [Che cosa c'è in lei della sua Sicilia?] La passione per il cibo mediterraneo, per le granite, per la ricotta salata. Ho poi nel cuore i paesaggi, conosco bene il territorio e certi luoghi hanno il fascino perché non sono cambiati. Infine, sono stregata dall'Etna. E ho un desiderio: vedere, una volta, un'eruzione dal vivo.
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