Salvatore Caiata

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Salvatore Caiata nel 2018

Salvatore Caiata (1970 – vivente), politico italiano.

Citazioni di Salvatore Caiata[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] La guerra, di nuovo, con la sua violenza si è posta dinanzi a noi, come un triste ricordo del vecchio mondo e un monito verso il mondo nuovo. Viene rievocato così sul territorio europeo lo spettro di un conflitto persino più ampio, che sembrava relegato al passato e superato insieme a quella guerra fredda e a quell'insicurezza globale che ha visto per quasi 50 anni contrapporre l'Occidente atlantico al blocco sovietico.[1]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Il diritto a esistere e a resistere, un diritto alla sopravvivenza e alla democrazia che questa maggioranza vuole garantire all'Ucraina, così come a ogni Nazione. È un diritto che le stesse Nazioni Unite proclamano, così come l'Unione europea, fin dalle prime fasi della guerra e che l'Ucraina ci sta chiedendo con tragica determinazione, guadagnandoselo sul campo a costo di enormi sacrifici tra la sua popolazione.[1]
  • [...] grazie all'impegno congiunto del Governo nel tamponare gli effetti della crisi energetica, il nostro sguardo va rivolto verso l'implementazione delle fonti di energia rinnovabile. Solo così, diversificando le fondi del nostro approvvigionamento energetico, riusciremo a vincere questa guerra energetica invisibile ma tangibile nel nostro Paese e ad allentarne la presa, permettendo alla nostra Nazione un rinnovamento culturale nella produzione energetica più autonoma e non più ricattabile dall'inflazione dei prezzi del gas.[1]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] [...] negoziare senza la possibilità di difesa equivale a una resa e chiedere al popolo ucraino di arrendersi dopo essere stato aggredito sul suo territorio, dopo che i suoi uomini, ma soprattutto padri, mariti e figli, sono stati chiamati a difendere la propria Nazione, accompagnando ai confini i propri anziani, le proprie donne e i propri bambini per poi tornare indietro a combattere, con la gravosa consapevolezza che forse non li potranno più riabbracciare, no, cari colleghi, questo non è dignitoso. Non è dignitoso chiedere di arrendersi a un popolo che sta resistendo al buio e al freddo. Non è dignitoso chiederlo stando comodamente seduti sulle nostre poltrone. Non è dignitoso, colleghi, cambiare idea a seconda delle poltrone in cui si siede. Infatti, qualcuno ha votato a favore quando era in maggioranza e vota contro oggi che è all'opposizione.[1]
  • [...] vorrei semplicemente riportare quello che c'è scritto nel vocabolario della lingua italiana rispetto alla parola “merito”: diritto alla stima, alla riconoscenza, alla giusta ricompensa, acquisito in virtù delle proprie capacità, impegno, opere, prestazioni, qualità, valore, punto. Essere contro il merito vuol dire essere contro quello che ho appena letto. Giudicate voi![2]

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