Scribonia

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Busto di Scribonia (Giardino d'Estate, San Pietroburgo, sec. XVIII ca.)

Scribonia (70 a.C./68 a.C. – post 16 d.C.), membro della dinastia giulio-claudia e seconda moglie di Ottaviano.

Citazioni su Scribonia[modifica]

Ettore Ciccotti[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Scribonia richiama involontariamente alla mente Calpurnia, ma una Calpurnia anche più provata dalla sventura. I suoi tristi costumi, o la sua indole trista che fosse, non le vengono rimproverati, che da Augusto, e forse quel rimprovero non volea essere che la postuma giustificazione di un subitaneo ed ingiusto abbandono.
  • I dolori si accumulavano, un dopo l' altro, ma incessanti, su lei. Moriva la figliuola Cornelia, e, mentre pareva che nella figliuola Giulia e nella sua discendenza, ella dovesse vedere riabilitata la sua dignità, rilevato il suo prestigio; la morte, le insidie, le persecuzioni faceano scempio di ogni suo conforto e d'ogni speranza.
  • Niobe novella, vedea spenti intorno a se que' nepoti già si presso al trono imperiale, già cantati come colonne dello Stato e fastigi del supremo potere. Vedea gli altri cacciati in esilio, relegati; e si riduceva in un' isola deserta, o nell'estremo confine d'Italia, a dividere con la figliuola i dolori dell' esilio, a renderle meno amara la pena della relegazione. Solo la morte, cosi cruda verso i suoi, era pietosa con lei, ma inutilmente, o malamente pietosa; che le toccava invecchiare per vedere, coll'ascensione di Tiberio al trono, trionfare definitivamente la sua rivale fortunata[1] e, tra i primi fasti del nuovo dominio, trovar posto la tragica morte del suo congiunto Lucio Libone. Le ultime sue notizie sono congiunte a quest'ultimo tragico evento; poi si sperde ogni sua traccia, e la memoria si spegne.

Note[modifica]

  1. Livia Drusilla, successiva moglie di Augusto.

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