Sergej Markov (politologo)
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Sergej Aleksandrovič Markov (1958 – vivente), politologo e politico russo.
Citazioni di Sergej Markov
[modifica]Intervista di Marco Imarisio, corriere.it, 30 maggio 2022.
- Guterres è un personaggio totalmente filoamericano. Non so se per volontà sua o meno, non è in grado di rappresentare l’autorevolezza dell’Onu. Per noi è uno sponsor degli Usa.
- [L'Ucraina] sta facendo affondare nel sangue fino al ginocchio il suo popolo, con l’aiuto dei politici europei che per otto anni hanno sostenuto uno Stato terroristico. Quindi, al momento un accordo è assolutamente impossibile.
- L’Europa può rifiutare di ammettere la vera essenza dell’Ucraina, ma almeno potrebbe riconoscere l’esistenza di una minaccia diretta ed evidente allo Stato russo. Ed aiutarci ad eliminarla. [...] La Russia usa la forza militare a causa di questa diretta minaccia mentre l’Unione Europea non desidera riconoscere che si tratta di uno Stato terroristico.
- Non può essere costruttiva nessuna opinione che ignori il semplice fatto che l’attuale regime di Kiev da otto anni uccide gente nel Donbass e in Ucraina. Se si chiude un occhio su questi fatti non si può essere considerati buoni cristiani né politici democratici.
Intervista di Rosalba Castelletti sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022, repubblica.it, 8 aprile 2022.
- Ogni primo gennaio i nazionalisti ucraini organizzano una marcia in memoria di Stepan Bandera che collaborò con Hitler. Kiev approvava leggi contro la lingua russa e mandava in galera e torturava migliaia di attivisti filorussi. Ma l'Occidente tutto questo non lo vedeva.
- [...] è diventato chiaro che il piano degli Usa era armare gli ucraini così da lanciare un'offensiva prima nel Donbass e poi in Crimea con l'obiettivo di provocare un bagno di sangue e darne la colpa a Putin.
- Lavrov è tra quelli che lo scorso febbraio sono stati colti di sorpresa perché ignorava persino la stagione dell'inizio dell'operazione. Lo so, perché ci ho parlato.
- L'obiettivo degli americani era fare dell'Ucraina un'anti-Russia. Si sono resi conto che la propaganda non bastava perché la maggior parte della popolazione ucraina è russofona e considera la Russia uno stato amichevole. E quindi hanno puntato sui nazisti: il capo dell'Unione sociale nazionale Andrij Parubij è stato nominato capo della sicurezza nazionale, il neonazista Vadim Trojan capo della polizia di Kiev. E poi ci sono le tante organizzazioni paramilitari, come il Battaglione di Azov, inquadrate nella Guardia nazionale ucraina. il nazismo non dev'essere necessariamente antisemita. Il fatto che Zelensky sia ebreo tra l'altro fa il gioco degli americani perché possono dire che noi russi diciamo bugie.
- [«Lei sostiene che la maggioranza degli ucraini sia filo-russa, allora come spiega la resistenza?»] Dopo l'inizio dell'operazione c'è stato un forte calo degli umori filo-russi, ma non perché gli ucraini siano patrioti o perché la Russia si comporti in modo crudele. È il frutto di un mix di terrore e propaganda, come ai tempi della Germania nazista. Agli ucraini viene detto che l'Ucraina sta vincendo e che i russi violentano le donne e uccidono i bambini. Chi poteva dire una parola ragionevole, come il mio amico Dmitrij Dzhankirov, è stato arrestato. Oggi molti ucraini sono pronti a combattere contro i russi, è vero, come combatterono contro gli Alleati per spalleggiare Hitler nel 1944. Ma quando il nazismo cadde, capirono che gli Alleati avevano fatto bene a liberarli. Succederà lo stesso quando finiranno il terrore e la propaganda nazista.
- L'esercito russo si è ritirato da Bucha il 30 marzo. Il sindaco e il canale locale "Bucha Life" non hanno detto nulla dei cadaveri per giorni. È chiaro che è stata la guardia nazionale ucraina a fucilare chi aveva contravvenuto agli ordini di Zelensky accettando gli aiuti umanitari russi.
- [Sul massacro di Buča] L'esercito russo si è ritirato da Bucha il 30 marzo. Il sindaco e il canale locale "Bucha Life" non hanno detto nulla dei cadaveri per giorni. È chiaro che è stata la guardia nazionale ucraina a fucilare chi aveva contravvenuto agli ordini di Zelensky accettando gli aiuti umanitari russi.
- Innanzitutto bisogna liberare la gente dal terrore nazista. Questo significa che tutte le organizzazioni naziste devono essere disarmate, sciolte e vietate; chi ha commesso crimini militari deve essere arrestato e processato; il programma statale di glorificazione del nazismo dev'essere fermato e invertito; i monumenti dei nazisti devono essere abbattuti; i nomi delle stradi intitolate a nazisti devono essere cambiati; tutti i manuali di storia devono essere riscritti; tutti i nazisti licenziati dai posti pubblici. [...] All'inizio si pensava che si sarebbe fatto presto, ma ora è chiaro che non sarà così facile. Abbiamo sottostimato il ruolo della propaganda. Ma è anche possibile che, proprio perché la propaganda è stata così potente, avrà un effetto boomerang e sarà facile ribaltarla. Magari ci aiuterà il fatto che milioni di ucraini hanno lasciato il Paese. I fascisti e i russofobi non torneranno. Sono stati Usa e Ue a creare artificialmente i nazisti. Che restino da voi.
- [Su Cosa dovrebbe fare la Russia con l'Ucraina?] Quell'articolo va gettato, i responsabili della sua pubblicazione sono già stati redarguiti. Sono le idee di un privato. Non riproduce in alcun modo i pensieri della leadership russa.
- Militarmente l'operazione non sta procedendo secondo i piani. Ci si aspettava che finisse prima. Adesso si punta ad accerchiare il raggruppamento delle forze ucraine nel Donbass. [...] l'esercito si era spinto fino a Kiev perché si pensava che il governo sarebbe scappato, si sarebbe creato un vuoto di potere e si sarebbe potuto insediare un esecutivo filo-russo. [...] Si presupponeva che almeno il 20% dell'esercito ucraino si sarebbe schierato con i russi e che almeno il 30% si sarebbe arreso, ma non è successo.
- Il piano iniziale era creare uno Stato neutrale nella forma di una Repubblica ucraina federale che avrebbe inglobato varie Repubbliche popolari come Donetsk, Lugansk, Kharkiv, etc... E che si sarebbe unita all'Unione Russia-Bielorussia. Ma la strategia sta cambiando. [...] Credo che adesso il piano sia annettere le regioni più russofone sul modello Crimea. Resterà un territorio ucraino, ma molto ridimensionato e accerchiato.
- [Su Volodymyr Zelens'kyj] È un criminale di guerra. C'è lui dietro alle fucilazioni di Bucha e all'attacco a Kramatorsk. Potrebbe restare come presidente di questo pezzettino di Ucraina filoamericana, ma credo che verrà ammazzato prima.
- Quante più pressioni si esercitano sulla Russia, quanto più si incolpa la Russia dei crimini di Zelensky, tanto più si compatta il popolo russo. Chi poteva scatenare una rivolta ai vertici, come Anatolij Chubais o Arkadij Dvorkovich, se n'è andato. Gli oligarchi che erano fuggiti in Occidente ora vengono tartassati dalle sanzioni, ma sono costretti a vivere lì, senza più rapporti con la Russia. [...] Chi invece è rimasto in Russia, non può più cercare un futuro in Europa e ha tutto l'interesse a costruire la sua vita qui.
Sulla ribellione del Gruppo Wagner. Intervista di Marco Imarisio, corriere.it, 27 giugno 2023.
- L'evento, io lo chiamo così, ha dimostrato che il Paese si trova in una situazione anomala e si sta muovendo in una direzione sbagliata. Dopo quel che è accaduto, una rivolta che era molto vicina alla vittoria e in parte ad una guerra civile, ci devono essere cambiamenti
- La Russia o cercherà un modo per uscire da questa situazione, anche tramite una mezza capitolazione, oppure indurirà fortemente la sua posizione, compresa la mobilitazione generale e un brusco rafforzamento della potenza militare con l’eventualità dell’uso di armi nucleari tattiche.
- Se Putin farà concessioni, gli americani non scenderanno mai a compromessi, la vedranno come una debolezza e andranno fino in fondo. Esiste veramente una parte dell’élite russa che suggerisce a Putin di dare di nuovo credito agli americani: fidiamoci della loro parola d’onore. Ma in un angolo della loro testa accarezzano invece un’altra idea: ti catturano, paghi tu per tutti, ma noi rimaniamo.
- [«Come ne è uscito Putin?»] Molto indebolito, perché intanto ha lasciato che il Paese finisse in questa situazione. Tutti, dall’alto verso il basso, hanno capito che stiamo andando in una direzione sbagliata. E poi, mi scusi, poche migliaia di uomini armati hanno quasi raggiunto Mosca. Nella capitale quasi si scavavano trincee e si erigevano fortificazioni. Va intesa così la sicurezza?
- L’insurrezione di Prigozhin tradisce una palese disfunzionalità del governo e la presenza di un grande scontento. Se il presidente non controlla completamente le strutture di forza, è chiaro che non ha una posizione salda.
- La Wagner sono i nostri soldati, hanno combattuto con noi. Ma nel mondo, quel compromesso è stato comunque accolto come sintomo di fiacchezza. Perché ad un ribelle non si telefona.
- La mancata vittoria in Ucraina sarà una responsabilità del presidente e del governo intero. Non sono sicuro che si debba licenziare Shoigu per il fatto che lavora male, anche se certe cose sono incredibili.
Da dichiarazioni sulla televisione statale russa; citato in gay.it, 22 agosto 2023.
- Hanno creato un artificiale fascismo di scienza politica, sviluppato da tecnologi politici americani e britannici. Li trasformeranno in zombi, membri di un culto. Credo che costringeranno alcuni a diventare omosessuali.
- I teorici militari e gli storici sanno quale esercito in Grecia fosse il più forte, vero? Gli Spartani! Erano uniti da una fratellanza omosessuale. Erano tutti omosessuali. Questa era la politica della loro leadership. Penso che stiano pianificando lo stesso per le Forze Armate dell'Ucraina.
- Queste truppe rinnovate delle Forze Armate dell’Ucraina, zombificate e unite attraverso il sesso gay, insieme ai membri di un culto pronti a sacrificarsi. Questo è ciò che stanno preparando per noi nella primavera del 2025.
Intervista di Rosalba Castelletti, repubblica.it, 8 novembre 2024.
- [Sulle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2024] [...] sono contento perché Trump, primo, vuole fermare i finanziamenti del regime di Kiev, secondo, vuole far cessare la guerra in Ucraina, terzo, ha detto che bisogna trattare Putin e tutti i suoi collaboratori con rispetto, senza quell’insolenza e quei continui insulti a cui era incline l’amministrazione Biden. E infine sono contento che il popolo americano abbia messo fine alle follie della politica interna di Biden. Anche se penso che l’élite russa avrebbe preferito vedere una sorta di guerra civile negli Usa.
- L’idea che circola a Mosca è questa: l’impero occidentale è in crisi e, dunque, basta che arrivi un "Gorbaciov" per portarlo allo sfacelo. E il potere russo oramai intravede un potenziale Gorbaciov in qualsiasi nuovo leader occidentale.
- Trump proporrà di creare zone smilitarizzate lungo la linea del fronte, ma è difficile che Putin acconsenta perché questo era lo schema degli accordi di Minsk 1 e Minsk 2, precedenti l’Operazione militare speciale, e l’Occidente li usò per riarmare l’esercito ucraino in vista di una nuova guerra. Putin, perciò, dirà di no. Chiederà garanzie che il cessate-il-fuoco non venga usato per prendere tempo.
- Da uomini forti, Trump e Putin si rispettano a vicenda. Si potrebbe dire che si rispettano come i grandi condottieri di eserciti in guerra o come capi di clan mafiosi rivali.
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