Rudy Rucker

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Rudy Rucker

Rudolf Von Bitter Rucker, meglio conosciuto come Rudy Rucker (1946 — vivente), scrittore, matematico e informatico statunitense.

Citazioni di Rudy Rucker[modifica]

  • Da quel che ho visto, morire è come un taglio in asse nel montaggio di un film. Solo che dopo il taglio, l'inquadratura precedente non ritorna.[1]
  • [...] votare contro i nostri oppressori è la strada migliore per il cambiamento. E se non possiamo cacciarli subito con il nostro voto, rimarremo vigili tenendo vive le nostre idee e faremo sentire la nostra presenza finché non se ne andranno. La Storia è dalla nostra parte.[2]

Incipit di alcune opere[modifica]

Fantasma in carne e ossa[modifica]

«Un bel gruppo di Freal» dice Leeta. «Mi sento al sicuro. Una volta tanto.» Emette un suono pressando le labbra ben strette tra loro, come a voler sottolineare di saperla lunga. Non è una che si preoccupa del proprio aspetto. Capelli lisci, perfetta forma fisica. Anch'io sono un attivista. Siamo assatanati, senza scrupoli, veramente liberi.

Monumento alla Terza Internazionale[modifica]

Una corrente d'aria investì i biondi capelli di Luanne Carrandine. Visioni d'artigli, immagini di liberazione.
— Vedete? — stava dicendo la commessa. — C'è un buco nel pavimento, signora Carrandine. Per fortuna non c'è caduto dentro nessuno.
Si stava formando una fitta nebbiolina, densa e spessa come ketchup. Un tentacolo di nebbia circondò un polpaccio di Luanne. Lei respirò un po' di quella roba, e alcune vocine sembrarono uscire da ogni angolo. Luanne scosse la testa e spalancò gli occhi. «Avanti» disse a se stessa «è lunedì mattina, Luanne, è ora di lavorare». I fatti, per favore.

Signore dello spazio e del tempo[modifica]

Il mio monitor cominciò a lampeggiare. Avevo fatto un programmino che calcolava l'ora in cui potevo staccare al nanosecondo. Alla Softech avevamo l'orario flessibile, e dunque potevamo staccare quando avessimo fatto le nostre quaranta ore alla settimana. Battendo qualche tasto finì ufficialmente la settimana lavorativa. Sbadigliai e mi guardai in giro per l'ambiente troppo familiare. Ero troppo vecchio per lavorare in quelle condizioni. Un paio d'anni prima avevo creduto di avercela fatta: una ditta mia e la mia firma sugli assegni paga. E adesso...

Note[modifica]

  1. Da Fantasma in carne e ossa
  2. Da Heavy Metal n. 2, Sprea, Cernusco sul Naviglio, dicembre 2022, p. 62. ISBN 9788862671088.

Bibliografia[modifica]

  • Rudy Rucker, Fantasma in carne e ossa, traduzione di Alessandra di Luzio, in Heavy Metal n. 2, Sprea, Cernusco sul Naviglio, dicembre 2022. ISBN 9788862671088.
  • Rudy Rucker, Monumento alla Terza Internazionale, traduzione di Sandro Mogni, A. Mondadori, Milano, 1986.
  • Rudy Rucker, Signore dello spazio e del tempo, traduzione di Marco Paggi e Dida Paggi, A. Mondadori, Milano, 1986.

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