Matthew Fox: differenze tra le versioni
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*La civiltà occidentale ha preferito l'amore per la morte all'amore per la vita nella misura in cui le sue tradizioni religiose hanno preferito la redenzione alla creazione, il peccato all'estasi, e l'introspezione individuale all'apprezzamento positivo del cosmo. (p. 29) |
*La [[civiltà]] occidentale ha preferito l'amore per la morte all'amore per la vita nella misura in cui le sue tradizioni religiose hanno preferito la redenzione alla creazione, il peccato all'estasi, e l'introspezione individuale all'apprezzamento positivo del cosmo. (p. 29) |
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*In Occidente, la teologia della parola di Dio ha quasi ucciso la parola di Dio. (p. 34) |
*In Occidente, la [[teologia]] della parola di [[Dio]] ha quasi ucciso la parola di Dio. (p. 34) |
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*La vera parola energetica e creativa di Dio, la ''dabhar'', non verrà imprigionata a lungo. Il nostro compito spirituale è quello di lasciarla agire in modo da poterne essere riempiti e dunque proseguire nel nostro compito di guarire, di celebrare con gioia e di contribuire alla creazione. Perché la ''dabhar'' desidera incarnarsi in noi. (p. 38) |
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==Bibliografia== |
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Versione delle 14:28, 28 apr 2011
Matthew Fox, teologo e scrittore statunitense, ex frate domenicano.
In principio era la gioia
Incipit
Sul suo letto di morte, il grande psicologo e amico dell'umanità Erich Fromm si volse verso il suo amico Robert Fox e gli chiese: «Com'è, Bob, che gli esseri umani sono più necrofili che biofili?». Una domanda significativa. Perché mai noi preferiamo l'amore per la morte all'amore per la vita, i missili alla festa, il potere sugli altri al potere diffuso, l'accumulare invece del condividere?
Citazioni
- La civiltà occidentale ha preferito l'amore per la morte all'amore per la vita nella misura in cui le sue tradizioni religiose hanno preferito la redenzione alla creazione, il peccato all'estasi, e l'introspezione individuale all'apprezzamento positivo del cosmo. (p. 29)
- In Occidente, la teologia della parola di Dio ha quasi ucciso la parola di Dio. (p. 34)
- La vera parola energetica e creativa di Dio, la dabhar, non verrà imprigionata a lungo. Il nostro compito spirituale è quello di lasciarla agire in modo da poterne essere riempiti e dunque proseguire nel nostro compito di guarire, di celebrare con gioia e di contribuire alla creazione. Perché la dabhar desidera incarnarsi in noi. (p. 38)
Bibliografia
- Matthew Fox, In principio era la gioia, traduzione di Gianluigi Gugliermetto, Fazi Editore, 2011.