Gabriele La Porta: differenze tra le versioni
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*[[Giovanni Pico della Mirandola|Pico della Mirandola]]. Alto, colto, dal portamento sicuro, capace di parlare tutte le lingue antiche, esperto di ebraismo e di kabbalà, poeta, filosofo, letterato, matematico, artista: Pico è tutto questo ed anche più. Uno spirito universale, vero anticipatore del Rinascimento in tutti i suoi aspetti, anche in quelli più imprevedibili e avventurosi. |
*[[Giovanni Pico della Mirandola|Pico della Mirandola]]. Alto, colto, dal portamento sicuro, capace di parlare tutte le lingue antiche, esperto di ebraismo e di kabbalà, poeta, filosofo, letterato, matematico, artista: Pico è tutto questo ed anche più. Uno spirito universale, vero anticipatore del Rinascimento in tutti i suoi aspetti, anche in quelli più imprevedibili e avventurosi. (p. 48) |
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*Sia [[Tommaso Campanella|Campanella]] che [[Giordano Bruno|Bruno]] parlano con disprezzo di chi pratica la magia per divinare, comandare o guarire a scopo di lucro. La ricerca autentica è quella di vedere la «divinità». La magia immaginativa appunto. |
*Sia [[Tommaso Campanella|Campanella]] che [[Giordano Bruno|Bruno]] parlano con disprezzo di chi pratica la magia per divinare, comandare o guarire a scopo di lucro. La ricerca autentica è quella di vedere la «divinità». La magia immaginativa appunto. (p. 93) |
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*Nei suoi scritti {{NDR|di Giordano Bruno}} c'è ben di più. La fine dei privilegi, la fine delle guarentige, la fine delle decime, la fine della funzione stessa del sacerdozio. Perché ogni uomo sarebbe libero di rivolgersi direttamente a Dio. (p. 138) |
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*Bruno non intende potenziare solo il muscolo mnemonico, vuole mutare il cosmo. Ovvero – lo ribadiamo ancora – modificare la struttura stessa della mente di ogni iniziato e quindi, attraverso di esso, il mondo tramite l'interdipendenza micro-macrocosmo, cioè mente-universo. (p. 195) |
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==Bibliografia== |
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Versione delle 20:21, 30 mag 2012
Gabriele La Porta (1945 – vivente), scrittore e giornalista italiano.
Giordano Bruno
Incipit
L'uomo vestito di nero si agita all'interno della nebbia. Tira indietro il capo e cerca di gridare, ma dalla sua bocca non esce alcun suono. Non può emettere nemmeno il più piccolo grido perché la sua bocca e la sua lingua sono trattenuti da un bavaglio di cuoio, detto «mordacchia». Poi la testa torna in posizione normale e due occhi ardenti guardano fisso davanti a loro. Sono colmi di una malinconia struggente.
Citazioni
- Pico della Mirandola. Alto, colto, dal portamento sicuro, capace di parlare tutte le lingue antiche, esperto di ebraismo e di kabbalà, poeta, filosofo, letterato, matematico, artista: Pico è tutto questo ed anche più. Uno spirito universale, vero anticipatore del Rinascimento in tutti i suoi aspetti, anche in quelli più imprevedibili e avventurosi. (p. 48)
- Sia Campanella che Bruno parlano con disprezzo di chi pratica la magia per divinare, comandare o guarire a scopo di lucro. La ricerca autentica è quella di vedere la «divinità». La magia immaginativa appunto. (p. 93)
- Nei suoi scritti [di Giordano Bruno] c'è ben di più. La fine dei privilegi, la fine delle guarentige, la fine delle decime, la fine della funzione stessa del sacerdozio. Perché ogni uomo sarebbe libero di rivolgersi direttamente a Dio. (p. 138)
- Bruno non intende potenziare solo il muscolo mnemonico, vuole mutare il cosmo. Ovvero – lo ribadiamo ancora – modificare la struttura stessa della mente di ogni iniziato e quindi, attraverso di esso, il mondo tramite l'interdipendenza micro-macrocosmo, cioè mente-universo. (p. 195)
Bibliografia
- Gabriele La Porta, Giordano Bruno, Bompiani, 1994.
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