Julien Offray de La Mettrie: differenze tra le versioni
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*Dagli [[animale|animali]] all'uomo la transizione non è netta.<ref>Citato in Ditadi 1994, p. 148.</ref> |
*Dagli [[animale|animali]] all'uomo la transizione non è netta.<ref>Citato in Ditadi 1994, p. 148.</ref> |
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*Guardiamo ora quel cane e quel bambino che hanno entrambi perduto il loro padrone sulla strada maestra. Il bambino piange e non sa a che santo votarsi; il cane, meglio servito dal suo odorato che l'altro dalla ragione, lo ritroverà presto. La natura ci aveva dunque fatti per essere inferiori agli animali, o almeno per far meglio emergere con ciò i prodigi dell'[[educazione]], la quale soltanto ci innalza da quel basso livello e ci eleva poi sopra di essi.<ref>Da ''L'homme machine'' (1747), in ''Opere filosofiche'', a cura di |
*Guardiamo ora quel cane e quel bambino che hanno entrambi perduto il loro padrone sulla strada maestra. Il bambino piange e non sa a che santo votarsi; il cane, meglio servito dal suo odorato che l'altro dalla ragione, lo ritroverà presto. La natura ci aveva dunque fatti per essere inferiori agli animali, o almeno per far meglio emergere con ciò i prodigi dell'[[educazione]], la quale soltanto ci innalza da quel basso livello e ci eleva poi sopra di essi.<ref>Da ''L'homme machine'' (1747), in ''Opere filosofiche'', a cura di [[Sergio Moravia]], Laterza, Bari, 1974, p. 204; citato in Ditadi 1994, p. 148.</ref> |
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*Da La Mettrie in poi è la macchina a diventare sempre più il metro di interpretazione dell'umano. ([[Adriano Pessina]]) |
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Versione delle 17:54, 30 lug 2013
Julien Offray (o Offroy) de La Mettrie (1709 – 1751), medico e filosofo francese.
Citazioni di Julien Offray de La Mettrie
- Dagli animali all'uomo la transizione non è netta.[1]
- Guardiamo ora quel cane e quel bambino che hanno entrambi perduto il loro padrone sulla strada maestra. Il bambino piange e non sa a che santo votarsi; il cane, meglio servito dal suo odorato che l'altro dalla ragione, lo ritroverà presto. La natura ci aveva dunque fatti per essere inferiori agli animali, o almeno per far meglio emergere con ciò i prodigi dell'educazione, la quale soltanto ci innalza da quel basso livello e ci eleva poi sopra di essi.[2]
Citazioni su Julien Offray de La Mettrie
- Da La Mettrie in poi è la macchina a diventare sempre più il metro di interpretazione dell'umano. (Adriano Pessina)
Note
- ↑ Citato in Ditadi 1994, p. 148.
- ↑ Da L'homme machine (1747), in Opere filosofiche, a cura di Sergio Moravia, Laterza, Bari, 1974, p. 204; citato in Ditadi 1994, p. 148.
Bibliografia
- Gino Ditadi, I filosofi e gli animali, vol. 1, Isonomia editrice, Este, 1994. ISBN 88-85944-12-4
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