Enrico Onufrio: differenze tra le versioni

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*Le palme, lunghe e snelle, spiegano all'aria il loro robusto pennacchio. Insomma, la eleganza dei giardini inglesi incastonata nella splendida vegetazione del mezzogiorno. (da ''Palermo e la Conca d'Oro'', Fratelli Treves, 1882. Cit. in mostra ''Di là del Faro'' - Paesaggi e pittori siciliani dell'Ottocento, Villa Zito, Palermo, 9 ottobre 2014 - 9 gennaio 2015)
*Le palme, lunghe e snelle, spiegano all'aria il loro robusto pennacchio. Insomma, la eleganza dei giardini inglesi incastonata nella splendida vegetazione del mezzogiorno. (da ''Palermo e la Conca d'Oro'', Fratelli Treves, 1882. Cit. in mostra ''Di là del Faro'' - Paesaggi e pittori siciliani dell'Ottocento, Villa Zito, Palermo, 9 ottobre 2014 - 9 gennaio 2015)
*Ma in [[Palermo]] non c’è solamente il Corso: c’è anche la Villa Giulia e c’è il Giardino Inglese. Ci sarebbe anche il Foro Italico, sulla spiaggia del mare, ma serve solamente per l’estate. Eppure, nelle sere d’inverno, è così bello! Il mare cangia di colori e di toni: oggi è nero come l’inchiostro, domani riscintilla quasi fosse d’argento; oggi è placido come un sogno di bimbo, domani è torbido come la fantasia d’un poeta. In fondo, sulla prua delle barche, le torce dei pescatori di polipi mandano una luce fosca, e, più in fondo ancora, risplende la lanterna del molo. (da ''L’ultimo borghese'', pubblicato sul ''Giornale di Sicilia'' nel 1885; edizione di riferimento ''L’ultimo borghese'' a cura di F. di Ligami, Kalòs, Palermo, 2004)
*Ma in [[Palermo]] non c'è solamente il Corso: c'è anche la Villa Giulia e c'è il Giardino Inglese. Ci sarebbe anche il Foro Italico, sulla spiaggia del mare, ma serve solamente per l'estate. Eppure, nelle sere d'inverno, è così bello! Il mare cangia di colori e di toni: oggi è nero come l'inchiostro, domani riscintilla quasi fosse d'argento; oggi è placido come un sogno di bimbo, domani è torbido come la fantasia d'un poeta. In fondo, sulla prua delle barche, le torce dei pescatori di polipi mandano una luce fosca, e, più in fondo ancora, risplende la lanterna del molo. (da ''L’ultimo borghese'', pubblicato sul ''Giornale di Sicilia'' nel 1885; edizione di riferimento ''L’ultimo borghese'', a cura di F. di Ligami, Kalòs, Palermo, 2004)


==[[Incipit]] di ''Ululati''==
==[[Incipit]] di ''Ululati''==

Versione delle 14:57, 8 mag 2016

Enrico Onufrio (1858 – 1885), poeta, scrittore e giornalista italiano.

  • Le palme, lunghe e snelle, spiegano all'aria il loro robusto pennacchio. Insomma, la eleganza dei giardini inglesi incastonata nella splendida vegetazione del mezzogiorno. (da Palermo e la Conca d'Oro, Fratelli Treves, 1882. Cit. in mostra Di là del Faro - Paesaggi e pittori siciliani dell'Ottocento, Villa Zito, Palermo, 9 ottobre 2014 - 9 gennaio 2015)
  • Ma in Palermo non c'è solamente il Corso: c'è anche la Villa Giulia e c'è il Giardino Inglese. Ci sarebbe anche il Foro Italico, sulla spiaggia del mare, ma serve solamente per l'estate. Eppure, nelle sere d'inverno, è così bello! Il mare cangia di colori e di toni: oggi è nero come l'inchiostro, domani riscintilla quasi fosse d'argento; oggi è placido come un sogno di bimbo, domani è torbido come la fantasia d'un poeta. In fondo, sulla prua delle barche, le torce dei pescatori di polipi mandano una luce fosca, e, più in fondo ancora, risplende la lanterna del molo. (da L’ultimo borghese, pubblicato sul Giornale di Sicilia nel 1885; edizione di riferimento L’ultimo borghese, a cura di F. di Ligami, Kalòs, Palermo, 2004)

Incipit di Ululati

Quando l'ora verrà della riscossa,
Genti misere e grame,
Oh, certo fremeran dentro la fossa
Tutti i morti di fame!
E dai sepolcri sporgeran la testa,
E agiteran le braccia,
Truci fantasmi della grande festa,
In segno di minaccia.

Bibliografia

  • Enrico Onufrio, Ululati, in "Momenti", Gaudiano, Palermo, 1878.

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