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Stanislav Markelov

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Stanislav Markelov (2007)

Stanislav Markelov (1974 – 2009), giornalista e avvocato russo.

Da La Russia di Putin

Anna Stepanovna Politkovskaja, La Russia di Putin (2004), traduzione di Claudia Zonghetti, Milano, Adelphi Edizioni, 2005, pp. 100-111, ISBN 978-88-459-3692-0.

  • La corte pareva avere molta fretta, non approfondiva nessuna delle nostre richieste, ricusava qualunque mossa contraria agli interessi di Budanov. Era ammesso solo ciò che andava a suo favore o in sua difesa. Tutti i nostri ricorsi – la richiesta di convocare i "nostri" testimoni, per esempio, di nominare degli esperti o di svolgere delle perizie super partes –, non venivano neppure presi in considerazione. Avevo l'impressione che il giudice Kostin non li leggesse nemmeno... Perché per quanti ne potessimo produrre, e arrivarono a essere più di una decina al giorno, ci venivano rifiutati tutti quanti.
  • Il Cremlino faceva pressioni affinché Budanov fosse assolto da ogni peccato. Dunque nulla contava o nulla era rilevante se non andava a vantaggio di Budanov... In ottemperanza alle direttive dall’alto, la procura ha finito per modificare il ruolo che la Costituzione le assegna. Il pubblico ministero rappresenta la pubblica accusa, tenuta in primo luogo a salvaguardare gli interessi della parte lesa. A nome dello Stato. Mentre in questo caso pareva aver assunto la difesa dell’imputato.
  • In aula regnavano il caos, l’assurdo, la confusione più totale. Una confusione voluta, a mio parere. Lo scopo era palese: evitare una disamina concreta del caso e dei crimini di Budanov e ridurre tutto a una "rappresaglia ai danni di un ufficiale russo". Come ho già detto, inoltre, la corte ha commesso palesi violazioni procedurali. La lettura degli atti, per esempio, ha richiesto in tutto un’ora e mezza, per dieci grossi faldoni!
  • Quando sono arrivato a Rostov, nei corridoi del tribunale me l’hanno chiesto apertamente: "Che cosa c’entri, tu, con la diaspora cecena?". E io ho risposto: "La vedete la mia faccia? Niente di niente". La seconda domanda è stata: "Di che nazionalità è, lei?". E a chiedermelo non erano solo quelli del "gruppo di appoggio a Budanov". Me lo ha chiesto Budanov stesso, in aula. Che, fra l’altro, in udienza, non faceva che urlarmi contro cose del tipo: "Come mai te la prendi tanto a cuore, tu? Eh?". [...] È un militare e crede che tutto gli sia permesso. Già che ci siamo, il giudice non l’ha mai richiamato all’ordine. Gli era tutto permesso. Ho quasi l’impressione che il giudice lo temesse.
  • Quanto accaduto in aula dimostra che le alte sfere del Paese, il governo in genere, sembrano sottoscrivere il fatto che in territorio ceceno il diritto nazionale non vale. Quel che vale è il diritto alla vendetta, con la benedizione dello Stato.

Citazioni su Stanislav Markelov

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  • Markelov aveva tutelato parecchie volte la Politkovskaja, una contro gli Omon, le forze speciali del ministero degli Interni. Aveva difeso Magometsalih Massaiev, scomparso misteriosamente lo scorso agosto dopo aver accusato il presidente ceceno Ramzan Kadyrov di averlo tenuto in ostaggio per quattro mesi. Insomma, aveva affrontato i nodi più oscuri, inquietanti e pericolosi della Russia di oggi ed era diventato un personaggio scomodo. (Leonardo Coen)

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