Sylvain Van de Weyer
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Jean-Sylvain Van de Weyer (1802 – 1874), politico belga.
Citazioni su Sylvain Van de Weyer
[modifica]- Grave e conciso scrittore, pregiato per amore alla libertà e alla patria, ei si affaticava in quel tempo per una amministrativa separazione. Credeva, non francese, nè punto europea l'idea repubblicana. Unica forma acconcia alla liberazione del Belgio un ordinamento monarchico. Or questa credenza lo induceva a contrariare i lamenti del popolo, ed a spegnere nelle favorevoli occasioni le più generose e salutari tendenze. (Carlo Gemelli)
- Silvano Van de Weyer, ancorché volesse migliorar lo Stato colle sole riforme, pure era egli in alta estimazione tenuto per la dottrina della mente, e per le nobili qualità dell’ indole. Cultore degli studi di giurisprudenza, di storia e filosofia, amatore delle amene lettere, e conoscitore de' forestieri idiomi, ei fu giovanissimo prescelto a professore di filosofia nel Museo di Brusselle, e conservatore di quella celebre collezione di manoscritti nota per il nome di biblioteca de' duchi di Borgogna. (Carlo Gemelli)
- Uomo colto ed affabile il Van de Weyer aveva i modi e il fare di un gentleman, sebbene di tanto in tanto facesse in lui pur capolino un po' il villan rifatto. In quel tempo era tutto ardore per la filosofia, ardore che poscia svampò via via e di molto. (Raffaele Mariano)
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