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Teatro alla Scala

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Vista notturna del teatro alla Scala di Milano nel 2022

Citazioni sul teatro alla Scala di Milano.

  • Al di là della sua straordinarietà architettonica, la Scala è il più bel teatro del mondo perché possiede [...] le esatte proporzioni. [...] tutto è perfettamente calibrato, a partire dallo spazio tra la buca e la sala, la prospettiva del palcoscenico è perfetta. Ho danzato in tanti teatri in giro per il mondo, ma la Scala, possiede una straordinaria filosofia applicata agli spazi. Quando andavo in tournée, ogni qualvolta veniva nominata la Scala ero sempre pronta a rispondere "il mio teatro", non certamente per presunzione o per possesso ma semplicemente perché è la mia seconda famiglia, la mia scuola di professione e di vita, la mia istruzione, la mia cultura, la mia educazione, la mia gioia, le mie prime lacrime... (Oriella Dorella)
  • Esco ora dalla Scala. Parola d'onore, la mia ammirazione non diminuisce. È per me il primo teatro del mondo, perché è quello che procura dalla musica i maggiori piaceri. Non una lampada in sala; la illumina solo la luce riflessa dalle scene. Per quanto riguarda l'architettura, è impossibile immaginare nulla di più grande, di più magnifico, di più solenne e nuovo. Ci sono stati stasera undici cambiamenti di scene. Con ciò, mi trovo condannato a ripugnanza eterna nei confronti dei nostri teatri: è l'inconveniente serio di un viaggio in Italia. (Stendhal)
  • Il teatro nasce su un'area religiosa sviluppata in età medioevale, conferisce il nuovo volto neoclassico della Milano teresiana, reca le tracce dei cambiamenti politici ottocenteschi che portano alla nascita dello Stato unitario quindi i travagli del "Secolo breve" fino alla postmodernità. Al contrario di altre aree del mondo nelle quali il globalismo finanziario opera, più facilmente, per demolizioni e sostituzioni, qui si tiene tutto. La città europea è un territorio della memoria e anche il teatro ha cercato di essere – non sempre riuscendoci nella sua storia – un palinsesto di stratificazioni successive. Noi parliamo spesso del teatro del Piermarini, ma dopo [...] sono stati molti gli architetti che hanno dato forma al teatro e voglio ricordarne, almeno, altri tre: Alessandro Sanquirico, Luigi Lorenzo Secchi e [...] Mario Botta. (Pierluigi Panza)
  • Milano si riflette nella Scala e la Scala in Milano. L'episodio più evidente di questa relazione è la nascita, a metà Ottocento, di piazza della Scala per dare un adeguato spazio antistante al teatro e per far sì che i due poli del centro laico della città – costituiti dal palazzo del Comune e dal teatro – si affacciassero uno di fronte all'altro. Anche la scelta di ricostruire la Scala come primo edificio pubblico distrutto dai bombardamenti nel 1943 testimonia questo legame. (Pierluigi Panza)
  • Quale scienza del colore nel modo come sono distribuiti i costumi! Ho visto i più bei quadri di Paolo Veronese. [...] Magnificenza e ricchezza si dispiegano sulla scena: vi si vedono ad ogni tratto almeno cento coristi o comparse, tutti vestiti come in Francia i protagonisti. Per uno degli ultimi balletti, hanno fatto centottantacinque costumi di velluto o di raso. Le spese sono enormi. Il teatro della Scala è il salotto della città. Ci si riunisce soltanto lì; non si riceve in nessuna casa. Ci vedremo alla Scala, è frase corrente per ogni genere d'affari. Il primo colpo d'occhio fa venire le vertigini. Sono in estasi mentre scrivo queste righe. (Stendhal)

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