The Young Pope
The Young Pope
Serie TV
Titolo originale |
The Young Pope |
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Lingua originale | inglese, italiano e spagnolo |
Paese | Italia, Stati Uniti d'America, Regno Unito, Francia, Spagna |
Anno |
2016 |
Genere | drammatico |
Stagioni | 1 |
Episodi | 10 |
Ideatore | Paolo Sorrentino |
Regia | Paolo Sorrentino |
Sceneggiatura | Paolo Sorrentino, Stefano Rulli, Tony Grisoni, Umberto Contarello |
Rete televisiva | Sky Atlantic, HBO, Canal+ |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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The Young Pope, serie televisiva del 2016.
Ciao Roma! Ciao mondo! Cosa ci siamo dimenticati? Cosa ci siamo dimenticati? Ci siamo dimenticati di voi! Voglio essere molto chiaro. Io sono qui per una ragione molto semplice: per non dimenticare nessuno di voi. Io non lascerò mai indietro nessuno. Dio non lascia indietro nessuno. È questo che mi ha detto quando ho deciso di seguirlo, ed è quello che dico a voi adesso: io servo Dio. Io servo voi. Ci siamo dimenticati delle donne e dei bambini che cambieranno questo mondo con il loro amore e la loro gentilezza e con la loro meravigliosa, divina inclinazione al gioco. Il gioco è la sola autentica risorsa che abbiamo per poterci sentire in totale armonia con la vita. E per sentirci in armonia con Dio, dobbiamo essere in armonia con la vita. Non abbiamo altra scelta: noi dobbiamo essere in armonia con Dio. E di cos'altro ci siamo dimenticati? Ci siamo dimenticati di masturbarci, di usare contraccettivi. E di abortire, di celebrare i matrimoni tra gay, di lasciare che i sacerdoti si amino tra loro e che si sposino, magari. Ci siamo dimenticati che la morte è una nostra scelta, quando detestiamo vivere. Ci siamo dimenticati di avere rapporti sessuali avendo scopi che vadano oltre la procreazione senza sentirci in colpa, di divorziare, di lasciare che le suore dicano messa, di fare figli in tutti i modi che la scienza ha fino a oggi scoperto e continuerà ancora a scoprire. Insomma, miei carissimi figli, non solo ci siamo dimenticati di giocare, ma anche di essere felici. Ed esiste una sola strada che conduce alla felicità. E quella strada si chiama libertà. (Papa Pio XIII)
Episodio 1
[modifica]- Papa Pio XIII: Come si chiama?
Domen, il maggiordomo: Domen, Santità. Sono il maggiordomo di Vostra Santità.
Papa Pio XIII: Sa cosa vuol dire Domen?
Domen, il maggiordomo: Colui che appartiene a Dio.
Papa Pio XIII: Esatto, dunque per la proprietà transitiva, lei appartiene a me.
Domen, il maggiordomo: Come ha dormito, Santo Padre?
Papa Pio XIII: Ho fatto un sogno divertente. Il Cardinale Ozolins e il Cardinale Aguirre si prendevano a schiaffi e io dicevo le cose più scandalose alla folla in Piazza San Pietro. - I rapporti amichevoli sono pericolosi. I rapporti amichevoli si prestano ad ambiguità, fraintendimenti, conflitti e terminano sempre in malo modo. I rapporti formali, dall'altro lato, sono limpidi come acqua di fonte. Hanno regole che sono scolpite nella pietra. Non c'è rischio di sbagliarsi e poi durano per sempre. Ora, lei deve sapere che non sono affatto un amante dei rapporti amichevoli. Sono invece un grande estimatore di quelli formali. Dove ci sono rapporti formali ci sono riti e dove ci sono riti regna l'ordine terreno. (Papa Pio XIII)
- Card. Voiello: Federi' [...] ma tu lo sai quanti libri hanno scritto su di me?
Padre Federico Amatucci: Diciassette.
Card. Voiello: Diciotto, quest'ultimo va in stampa la settimana prossima e ha il titolo più bello di tutti.
Padre Federico Amatucci: E qual è?
Vard. Voiello: "L'uomo dietro le quinte"
Padre Federico Amatucci: Bellissimo.
Card. Voiello: Eh certo, l'ho consigliato io questo titolo.
Padre Federico Amatucci: Chi l'ha scritto?
Card. Voiello: Manna, quel giornalista di estrema sinistra.
Padre Federico Amatucci: Ma quindi è un libro contro di lei, Eminenza.
Card Voiello: Eh certo, sono i migliori: da famoso ti fanno diventare leggenda. - E' molto difficile mantenere dei segreti qui in Vaticano. Le voci corrono così veloci, che alle volte arrivano prima che i fatti siano realmente successi. (Card. Bernardo Gutierrez)
- Padre Federico Amatucci: Che cosa vuole conoscere, Eminenza?
Card. Voiello: Chi è Pio XIII, o meglio, chi era Lenny Belardo. Dovresti adoperarti in una piccola indagine, discreta ma a tutto tondo: punti deboli, traumi, macchie, peccati. Soprattutto i peccati, perché i peccati del passato, ogni uomo finisce col commetterli anche nel futuro. Perché l'uomo è come Dio, non cambia mai. - [Durante la confessione]
Papa Pio XIII: Dio, la mia coscienza non mi accusa, perché tu non credi che io possa essere davvero capace di pentirmi. E' per questo motivo che io non credo in te, io non credo che tu sia capace di salvarmi da me stesso.
Don Tommaso: Santo Padre, ma cosa dice?
Papa Pio XIII: Sto dicendo che io non credo in Dio, Tommaso.
Don Tommaso: Ma cosa dice? Beatissimo...
Papa Pio XIII: Tommaso. Tommaso stavo scherzando.
Episodio 2
[modifica]- Questo posto profuma di incenso e di morte, io preferisco il profumo della merda e della vita. (Card. Andrew Dussolier)
- Card. Voiello: Aiutaci tu, Pipita
Sofia Dubois: Chi è San Pipita?
Card. Voiello: Non è un santo, è il grandissimo centravanti del Napoli. - Card. Voiello: La condotta morale di Lenny?
Padre Federico Amatucci: Irreprensibile, nessun pettegolezzo, nessuna insinuazione, nessuna relazione amorosa. Nulla.
Card. Voiello: Orientamento sessuale?
Padre Federico Amatucci: Sconosciuto.
Card. Voiello: E tu che orientamento sessuale pensi che abbia?
Padre Federico Amatucci: Nessuno, gli piace soltanto la Chiesa.
Card. Voiello: E la Chiesa è femmina. - [Leggendo una letterina inviata al Papa da un bambino]
Papa Pio XIII: "Caro Papa, che cosa devo fare per credere in Dio?" Tommy - Amarillo, Texas. Voglio che rispondiate a tutti i bambini.
Card. Aguirre: Certamente, Santo Padre.
Papa Pio XIII: E come risponderebbe a questo bambino, Eminenza?
Card. Aguirre: Ehm io...
Papa Pio XIII: Gli risponderete e direte: "Caro Tommy, pensa a tutto quello che ti piace. Ecco. Ecco che cos'è Dio.
Episodio 3
[modifica]- Questo è il loro immenso peccato, hanno scelto un Papa che presumevano di conoscere, ho comunicato il mio nuovo nome, Pio XIII, e loro non hanno ringraziato Dio, perché pensavano che non li avesse illuminati. Io non ho ringraziato Dio, perché anche io ho pensato che non li avesse illuminati. Io amo me stesso più del prossimo mio, più del Signore, io credo solo in me stesso. Io sono il Signore Onnipotente, Lenny tu ti sei illuminato da solo, cazzo. (Papa Pio XIII)
- Perdonami Signore, perché sono stato imperdonabile. Non è vero che mi illumino da solo, sei tu che illumini me. Non è vero che mi sento onnipotente, sei tu il Signore, sei tu onnipotente. Non è vero neanche che a me non interessa di niente, la sola cosa di cui mi interessa sei tu, tu, solo tu. Se ho dimenticato di ringraziarti, ti ringrazio adesso. Se ritieni che abbia peccato di presunzione allora ti chiedo perdono adesso. Se ho ingannato il povero Don Tommaso allora ti chiedo perdono adesso, Se ho spaventato la gente allora ti chiedo perdono adesso. E se ho desiderato il male di Spencer e Dussolier, ti chiedo di condannare al male anche me. Se ritieni che abbia abusato del mio potere, ti chiedo di levarmelo adesso. Perdonami Signore, illuminami.[...] (Papa Pio XIII)
- Card. Michael Spencer: E questo è quello che hai pensato tu con la tua testa? Hai pensato di metterti contro ogni cristiano e ogni giornalista al mondo, nella tua prima settimana di pontificato?
Papa Pio XIII: Rientra nel mio progetto anche questo.
Card. Michael Spencer: Ma quale progetto? Quale progetto?
Papa Pio XIII: L'assenza è presenza, sono le fondamenta del mistero. Quel mistero che voglio sia al centro della mia Chiesa. - Card. Bernardo Gutierrez: Ma che cosa vuole che le dica? Noi non parliamo di niente di importante, davvero. Oggi per esempio mi ha raccontato con nostalgia di una fidanzata che ha avuto quando era ragazzo. Ecco cose di questo genere, questo è il massimo della confidenza che mi ha fatto. Cose stupide, sciocchezze.
Card. Voiello: Lo dicevo io.
Card. Bernardo Gutierrez: Cosa diceva lei, Eminenza?
Card. Vioello: Che la Chiesa è femmina.
Episodio 8
[modifica]- Voglio essere molto chiaro con voi. Ho visitato il vostro paese e ho visto i morti. Li ho visti per terra. Ho visto la fame, il sangue, la sete e la povertà. Tutte queste cose sono figlie della guerra e della violenza che vi attanaglia da dodici anni. Non dirò i nomi di chi è colpevole di tutto questo, perché sono troppi. Siamo tutti colpevoli. Siamo tutti colpevoli della guerra e della morte. Sempre. Così come possiamo tutti essere colpevoli della pace. Sempre. Io ve lo chiedo, ve lo chiedo in ginocchio: sono pronto a morire per voi, purché voi diventiate colpevoli della pace. (Papa Pio XIII)
Episodio 9
[modifica]- Cos'è più bello, amore mio? L'amore perso o l'amore trovato? Non ridere di me, amore. Lo so, sono goffo e ingenuo, quando si parla d'amore e mi faccio domande che sembrano uscite da una canzonetta. Questo dubbio mi travolge e mi corrode, amore mio. Trovare o perdere? Intorno a me, le persone non smettono di desiderare. Hanno perso o hanno trovato? Io non lo so. Un orfano non ha modo di sapere. Un orfano è sprovvisto del primo amore. Quello per mamma e papà. Da qui ha origine la sua goffaggine, la sua ingenuità. Tu mi dicesti, su quella spiaggia deserta della California: "Puoi accarezzarmi le gambe". Ma non lo feci. Eccolo, amore, l'amore mancato.
Per questa ragione da quel momento non ho mai smesso di chiedermi: dove sei stata? E dove sei adesso? E tu, bagliore della mia gioventù fallita, tu hai perso o hai trovato? Io non lo so e non lo saprò mai. Non mi ricordo neanche più il tuo nome, amore mio. E non ho la risposta. Però mi piace immaginarla così, la risposta. Alla fine, amore mio, non abbiamo scelta. Dobbiamo trovare. (Papa Pio XIII)
Episodio 10
[modifica]- Quando le chiesero "Chi è Dio?", "Dio è una linea che si apre" rispose la beata Juana, aveva soltanto quattordici anni, e nessuno capiva che cosa volesse dire. E allora tutti i bambini posero alla beata Juana mentre lei moriva decine di domande: "Siamo morti o siamo vivi? Siamo stanchi o siamo energici? Siamo sani o siamo malati? Siamo buoni o siamo malvagi? Abbiamo ancora tempo o il tempo è scaduto? Siamo giovani o siamo vecchi? Siamo puliti o siamo sporchi? Siamo stupidi o siamo in gamba? Siamo veri o siamo falsi? Siamo ricchi o siamo poveri? Siamo re o siamo servitori? Siamo bravi o siamo belli? Siamo caldi o siamo freddi? Siamo contenti o siamo ciechi? Siamo delusi o siamo gioiosi? Ci siamo persi o ci siamo trovati? Siamo uomini o siamo donne?". "Non ha importanza" rispose la beata Juana mentre stava morendo a soli diciotto anni. E poi aggiunse in punto di morte, con le lacrime agli occhi "Dio non si concede, non si fa vedere, Dio non grida, Dio non bisbiglia, Dio non scrive, Dio non sente, Dio non chiacchiera, Dio non ci conforta". E allora i bambini le chiesero "Chi è Dio?". E Juana rispose "Dio sorride". Soltanto allora tutti capirono. E adesso io prego tutti voi: sorridete. Sorridete. Sorridete! Cosi... sorridete! Un giorno io morirò, e allora finalmente vi potrò abbracciare tutti, uno a uno. Si, potrò. Si, io ho fede che potrò! (Papa Pio XIII)
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